Evasione fiscale, Trapani nei guai

Il presidente della Paganese a processo: avrebbe sottratto all’Erario circa duecentomila euro

PAGANI. Affronterà il processo con l’accusa di evasione fiscale per l’ammontare di centottantottomila euro il presidente della Paganese calcio Raffaele Trapani, patron da oltre dieci anni della squadra.

Trapani, difeso di fiducia dall’avvocato Carlo De Martino, comparirà in giudizio su decreto di citazione diretta davanti al giudice monocratico Carla Di Filippo nell’udienza del prossimo otto settembre 2015. In particolare il presidente, in qualità di legale responsabile della Paganese Calcio 1926 srl, avrebbe omesso di versare nei termini previsti per il versamento dell’acconto relativo al periodo successivo l’Iva dovuta in base alla dichiarazione dei redditi del 2013, per 188mila e 172euro, fatto commesso e accertato a Pagani il ventiquattro maggio 2013, avente come parte offesa in giudizio l’agenzia delle entrate di Pagani. L’indagine degli ispettori del fisco è stata coordinata dal sostituto Lenza, che ha emesso il decreto per disporre il processo.

Trapani è stato coinvolto con successiva assoluzione piena in primo grado, poi divenuta definitiva, nel processo “Linea d’ombra”, accusato di aver partecipato alle contestate concussioni in danno dell’imprenditore Amerigo Panico per ottenere contributi alla squadra di calcio.

Dopo un lungo periodo di custodia agli arresti domiciliari, era stato scarcerato con un progressivo ridimensionamento della sua posizione, tra i primi a beneficiare di sostituzione di misura cautelare, fino alla richiesta di assoluzione presentata dallo stesso pm Montemurro. L’accoglimento e la successiva sentenza chiusero il capitolo, senza altri strascichi legati all’ipotesi del cosiddetto “sistema Pagani”. La responsabilità penale contestata al presidente Trapani, considerato con la squadra un beneficiario di sponsorizzazioni chieste per suo conto dall'amministrazione in maniera illecita, si riconfigurò considerando il ruolo occupato nella Paganese dello stesso Panico, e senza alcuna costrizione fatta dal presidente, con i presunti contributi economici che per l’accusa erano stati imposti risultati in linea e regolari.

L’uomo che ha portato la squadra di Pagani fino alla serie C1 uscì a testa alta da quel processo, con un decisivo confronto svolto nelle fasi preliminari con i suoi accusatori. Ora dovrà rispondere di evasione fiscale davanti al giudice monocratico.

Alfonso T. Guerritore

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