Evasione fiscale, scatta il sequestro 

Beni e quote per 250mila euro sottratti ai tre soci di una ditta edile di Agropoli

AGROPOLI. Evasione fiscale per 250mila euro: scatta il sequestro di beni e quote ad una società del settore edile. La società in questione ha sede ad Agropoli, ma i tre soci sono residenti nel comune di Perdifumo. All’esito delle risultanze di una complessa verifica fiscale svolta dai finanzieri della Compagnia di Agropoli, diretti dal capitano Ciro Sannino, su richiesta della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, il Tribunale cilentano ha disposto il sequestro per equivalente di beni, somme di denaro e quote societarie pari a 250.000 euro, nei confronti di una società operante nel settore della costruzione di edifici residenziali. Tra i beni sono stati sequestrati anche automezzi utilizzati dall’impresa per lavoro.
Il provvedimento cautelare è giunto al termine di una delicata attività ispettiva che ha visto i finanzieri impegnati a ricostruire numerose operazioni poste in essere dalla società verificata, nell’ambito delle quali è stata accertata un’evasione di imposte pari ad oltre 250mila euro, in violazione del Decreto legislativo relativo ai reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Il provvedimento cautelare richiesto dalla Procura della Repubblica vallese, è stato disposto dal gip del Tribunale ed ha per oggetto beni immobili, beni mobili registrati, denaro e crediti riconducibili alla società ed al proprio rappresentante legale, fino al completo soddisfacimento della pretesa dell’Erario.
A fronte del provvedimento disposto dall’autorità giudiziaria, le fiamme gialle hanno sequestrato diversi beni mobili nonché disponibilità finanziarie depositate sui rapporti di conto corrente bancari intestati al rappresentante legale.
Nel marzo scorso i finanzieri di Agropoli, al termine di una verifica fiscale, sequestrarono beni ad un'altra impresa edile di Agropoli. In quel caso il sequestro per equivalente, per evasione fiscale, ammontò a 700mila euro. Il provvedimento cautelare, venne eseguito nei confronti di una società operante nel settore della costruzione di edifici residenziali e del suo rappresentante legale. Giunse al termine di una complessa indagine economico-finanziaria, che vide i finanzieri impegnati a ricostruire la contabilità aziendale, accertando l’evasione per l’ingente somma. Venne disposto il sequestro delle disponibilità finanziarie depositate sui rapporti di conto corrente intestati al rappresentante legale, terreni, appartamenti e garage.
Andrea Passaro
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