Estrazioni petrolifere Torna l’incubo trivelle

Dalla Shell tre istanze di valutazione di impatto per la ricerca di idrocarburi I terreni interessati sono nell’area del Vallo del Diano al confine con la Basilicata

SALA CONSILINA. Dopo un periodo di calma apparente torna nel Vallo di Diano l’incubo delle estrazioni petrolifere e ancora una volta protagonista della vicenda è la Shell Italia. La multinazionale del petrolio ha infatti presentato al ministero dell’ambiente tre istanze di valutazione di impatto ambientale per altrettanti permessi di ricerca di idrocarburi che interessano le aree denominate La Cerasa, Pignola e Monte Cavallo.

Le aree in questione ricadono per la maggior parte in Basilicata, unica eccezione è quella di Monte Cavallo, dove parte del suolo che potrebbe essere interessato dall’attività estrattiva ricade in Campania, dove i comuni maggiormente interessati dalla questione sono, nel Vallo di Diano, Atena Lucana, Montesano sulla Marcellana, Sala Consilina, Sassano, Teggiano, Polla, Padula e Sant’Arsenio. I comuni della provincia di Potenza coinvolti, alcuni di questi si trovano ai confini con il Diano, sono invece Brienza, Marsico Nuovo, Sasso di Castalda, Paterno, Tramutola, Abriola, Brindisi Montagna, Pignola, Potenza e Satriano di Lucania.

Le richieste hanno come scopo quello di rielaborare e reinterpretare, con tecniche di avanguardia il database geofisico già esistente per le aree sottoposte alla valutazione di impatto ambientale. Questo tipo di attività non prevederebbe in questa fase alcun tipo di attività sui territori dei comuni ma soltanto lo studio da parte della Shell.

Sulla vicenda è intervenuta l’Organizzazione ambientalista lucana che invita a non fidarsi delle apparenze. «L’intenzione della compagnia petrolifera – sottolineano i rappresentanti dell’Ola - è quella di procedere ad ottenere il parere favorevole per la Valutazione di impatto ambientale, prima del referendun confermativo sulle riforme costituzionali che dovrebbe tenersi ad ottobre, che può essere definito per quanto riguarda trivelle, energia e rifiuti, la “madre” di tutte le battaglie in difesa della democrazia, del territorio e delle comunità».

C'è anche chi è favorevole all'attività estrattiva ed è il consigliere comunale di Padula, Giovanni Cancellaro. «Sono solo allarmismi – scrive Cancellaro sulla sua pagina Facebook - speriamo di vedere presto una fiorente e controllatissima attività di estrazione, con gli enormi proventi per il nostro territorio».

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