Estorsioni al mercatino Una donna capo della banda

Dieci ordinanza di custodia a Napoli per il pizzo ad Antignano, al Vomero. Maria Giovanna Caiazzo aveva preso il posto del padre arrestato

Estorsioni a tappeto, tutte con un medesimo modus operandi e riconducibili ad una unica regia criminale: il clan Caiazzo. É quanto avveniva nel quartiere Vomero a Napoli. Vittime soprattutto imprese edili, ambulanti del mercato rionale di Antignano, titolari di pescherie.

Dieci le persone destinatarie dell'ordinanza della misura cautelare della custodia in carcere. Tra gli altri anche la trentaquattrenne Maria Giovanna, considerata attuale reggente del clan: a lei il comando, dopo l'arresto del padre Antonio. Sono stati gli agenti della Squadra Mobile di Napoli ad eseguire l'ordinanza in un contesto nel quale se dalla fine del 2011 al 2012 ci sono state diverse denunce di imprenditori, forte è il clima di intimidazione. Tanto che le vittime spesso si sono limitate ad ammettere di aver subìto richieste estorsive senza fornire indicazioni per identificare gli autori.

Non è la prima volta che l'area del Vomero è “quartiere generale” di estorsioni e di controlli dei clan: in passato è stato teatro di scontri tra le varie organizzazioni criminali nate dalla disgregazione del clan camorristico facente capo a Giovanni Alfano i cui componenti sono poi confluiti nei due omologhi gruppi riconducibili ad Antonio Caiazzo e Luigi Cimmino.