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Estorsioni ai commercianti Ridosso jr resta in carcere

SCAFATI. Resta in carcere Gennaro Ridosso. A deciderlo è stata, nella tarda serata di ieri, la Cassazione che ha confermato la misura cautelare per il figlio di Romoletto, capo dei Loreto-Ridosso,...

SCAFATI. Resta in carcere Gennaro Ridosso. A deciderlo è stata, nella tarda serata di ieri, la Cassazione che ha confermato la misura cautelare per il figlio di Romoletto, capo dei Loreto-Ridosso, cosca egemone a Scafati. Ridosso junior finì in cella perché coinvolto in una serie di estorsioni, commesse tra il 2008 e il 2010, ai danni di alcuni commercianti della città dell’Agro e dell’Aipa, società che all’epoca gestiva i parcheggi a pagamento della partecipata comunale Acse. Insieme ad Alfonso Loreto, attuale collaboratore di giustizia e figlio della primula rossa Pasquale, aveva creato un vero e proprio sistema dedito alle estorsioni. A raccontarlo è stato, nel corso di questi anni, proprio il pentito nei vari verbali resi ai pm della Dda. La vicenda ha poi portato, nel settembre 2015, la Procura Antimafia di Salerno a una retata contro gli esponenti di spicco del clan. Rigettata, dunque, l’istanza presentata dai legali del 34enne, Pierluigi Spadafora e Dario Vannetiello. Confermata dunque la tesi dei giudici del Tribunale della Libertà di Salerno, con la Suprema corte che non ha fatto sconti a Ridosso junior. (d.g.)

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