Estorsione sulla casa all’asta Condanna bis per padre e figli

NOCERA SUPERIORE. Estorsione dopo l’acquisto di una casa all’asta, condannati anche in appello Alessandro Gambardella e i figli Francesco e Vittorio di Nocera Superiore. Dopo pochi mesi, dalla...

NOCERA SUPERIORE. Estorsione dopo l’acquisto di una casa all’asta, condannati anche in appello Alessandro Gambardella e i figli Francesco e Vittorio di Nocera Superiore. Dopo pochi mesi, dalla condanna in primo grado a tre anni e otto mesi di reclusione, la corte d’Appello di Salerno ha confermato la sentenza di primo grado per una vicenda accaduto lo scorso anno, tra il febbraio a maggio 2017, quando furono arrestati in flagranza di reato il 58enne padre e il 23enne foglio Francesco.
I due finirono in manette (oggi sono liberi) subito dopo aver estorto 5mila euro ad un loro concittadino, l’imprenditore edile Francesco Scafuri, “colpevole”, secondo loro, di aver acquistato la loro casa durante una procedura di esecuzione immobiliare al tribunale nocerino.
Scafuri, assistito dall’avvocato Maurizio Malet, sporse denuncia ai carabinieri fin dalla prima richiesta di 35mila euro. Alessandro Gambardella, rappresentante di una cooperativa di pulizie industriali, avrebbe più volte minacciato Scafuri con telefonate e di persona per avere questi soldi in contanti. I carabinieri costruirono la trappola e il giorno del pagamento dei primi 5mila euro, due dei tre Gambardella furono arrestati. (s. d. n.)