l’arresto

Estorsione sessuale: Pesce rimane in cella

Resta in cella Mario Pesce, il 36enne arrestato per estorsione a sfondo sessuale. Voleva costringere la cognata ad avere un rapporto con lui dopo avergli sequestrato il telefonino. Il gip Maria...

Resta in cella Mario Pesce, il 36enne arrestato per estorsione a sfondo sessuale. Voleva costringere la cognata ad avere un rapporto con lui dopo avergli sequestrato il telefonino. Il gip Maria Zambrano ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri. All’ebolitano, difeso dall’avvocato Giuseppe Russo, è contestato anche il reato di tentata violenza sessuale. Lui si è difeso negando ogni addebito. Il giudice ha applicato a Pesce la misura cautelare in carcere. Al giudice che lo ha interrogato ieri in carcere a Fuorni, Pesce ha fornito una versione diversa da quella ricostruita dall’accusa. Sarebbe stata la cognata a presentarsi la sera prima a casa in evidente stato di ebbrezza. Che la stessa lo aggrediva ferendolo alla schiena. La presenza del coltello da cucina, invece, l’ha giustificato con la preparazione dei cibi per cena. Lo stesso ha raccontato che tra la compagna e sua sorella i rapporti non sono idilliaci per la presenza di forti contrasti. Completamente diversa la versione fornita dalla giovane marocchina ai carabinieri che l’avevano trovata in stato confusionale in strada, in via Romano,con ferite da taglio su varie parti del del corpo. Un racconto che ha convinto il gip che ha confermato l’arresto di Pesce.