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Estorsione Fusco risponde dell’aggravante camorristica

SCAFATI. Tentò di estorcere un terreno al vicino con metodi camorristici: nuova ordinanza di custodia cautelare per Giovanni e Giuseppe Fusco, padre e figlio, sottoposti ad un fermo della Dda di...

SCAFATI. Tentò di estorcere un terreno al vicino con metodi camorristici: nuova ordinanza di custodia cautelare per Giovanni e Giuseppe Fusco, padre e figlio, sottoposti ad un fermo della Dda di Salerno per tentata estorsione e minacce, col metodo mafioso. Venerdì il giudice Berni Canani, ha accolto la richiesta del pm Montemurro, applicando una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere ai due.

Il gip ha contestato a Giovanni Fusco l’aggravante del metodo mafioso, escluso in sede di convalida dal gip Alfonso Scermino, mentre per Giuseppe l’accusa contestata e quella di estorsione in concorso. Escluso un nuovo arresto per Raffaele Esposito e Alessandro Maddaloni, gli altri due indagati fermati e poi scarcerati nel corso della convalida. Resta invece indagato Emilio Donnarumma, l’ex dipendente comunale, si era inserito nella contesa per l’acquisto del terreno venduto da un suo parente e vicino ai fratelli Alberto e Antimo Filetti. I due commercianti scafatesi erano finiti nel mirino dei Fusco proprio per aver acquistato da un confinante il terreno sul quale vantavano un diritto di prelazione. La nuova ordinanza sarà appellata dal difensore dei Fusco, Francesco Romano, che ha già presentato istanza al Riesame di Salerno chiedendo la scarcerazione di padre e figlio e sostenendo l’insussistenza dell’aggravante camorristica. La contesa per quel terreno acquistato dopo oltre un decennio di trattative dai fratelli Filetti, commercianti ortofrutticoli, era andata ben oltre le civili discussioni tra confinanti. I Fusco reclamavano la restituzione di quel terreno.(r. f.)

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