Ciro De Cesare

SALERNO

Estorsione e stalking alla ex: a processo l'ex bomber Ciro De Cesare

Guai giudiziari per l’allenatore della Salernitana giovanile. Chiedeva soldi alla 40enne di Giffoni e la minacciava

SALERNO.Guai giudiziari per Ciro De Cesare, ex bomber della Salernitana e adesso allenatore della compagine giovanile under 17. Nei suoi confronti è stata depositata una richiesta di rinvio a giudizio con le accuse di stalking ed estorsione continuata, sia consumata che tentata. A denunciarlo è stata l’ex compagna, una quarantenne di Giffoni, affermando di avergli dato molto denaro nel corso del loro rapporto e di essere stata minacciata, quando la relazione si è conclusa, perché gli consegnasse altri soldi. Per quasi cinque mesi De Cesare l’avrebbe perseguitata con intimidazioni e richieste. Secondo le accuse, in un caso l’avrebbe anche colpita con uno schiaffo. Avrebbe ottenuto così circa 8mila euro, ma secondo la Procura ne avrebbe chiesti anche altri. Per questo il sostituto procuratore Roberto Penna chiede che sia processato per le ipotesi di reato di estorsione tentata e consumata, oltre che per stalking. Non sono invece entrate nel fascicolo penale le altre somme, circa centomila euro, che la donna sostiene di aver dato all’ex calciatore nel corso della loro relazione e che però gli avrebbe affidato in maniera volontaria. Poi i rapporti si sono logorati, la storia si è conclusa e secondo la donna sarebbe iniziata una persecuzione che l’ha indotta a rivolgersi alla magistratura. Le indagini sono state rapide, confluite adesso in una richiesta di rinvio a giudizio che dovrebbe essere discussa in udienza preliminare prima della pausa estiva. Sarà in quella sede che l’allenatore (soprannominato dai tifosi granata “toro di Mariconda”) potrà difendersi fornendo al giudice la sua versione dei fatti.
Il mister dell’under 17 non è nuovo alle aule giudiziarie. Nella scorsa estate fu protagonista di un violento battibecco con il giudice civile davanti al quale si stava discutendo la sua causa di separazione, che chiese l’intervento dei carabinieri per tentare di calmarlo o allontanarlo dall’aula. A fare sbottare De Cesare pare fossero state alcune domande sulla sua vita privata, che aveva ritenuto inopportune. In passato era invece finito sotto processo insieme a un altro calciatore per appropriazione indebita, con l’accusa di essersi impossessato di assegni intestati alla società sportiva Salernitana Calcio 1919 spa. Da quella vicenda De Cesare è uscito assolto con formula piena; ora dovrà provare a dimostrare la propria innocenza anche in questo nuovo caso.
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