Estorsione a un operaio, due a processo

Sarno: padre e figlio pretendevano che un ex collega di lavoro gli consegnasse una parte della busta paga

SARNO. Schiaffi, minacce e intimidazioni per farsi consegnare parte della paga da un operaio edile: affronteranno il processo con l’accusa di tentata estorsione Germano e Aniello Falciano, padre e figlio, accusato di tentata estorsione in concorso ai danni di un operaio, C. V., che secondo il loro disegno avrebbe dovuto corrispondere ai due una parte della paga mensile del suo lavoro presso l’impresa RCM costruzioni. L’uomo, che lavorava presso la ditta in questione, era finito nel mirino dei due indagati e raggiunto da richieste e minacce a consegnare settecento euro in contanti.

Uno dei due Falciano, il padre, in precedenza aveva lavorato per la stessa ditta, e in virtù di questo pretendeva in concorso col figlio che il malcapitato assunto dalla stessa ditta versasse quella cifra senza fiatare.

In caso contrario, come emerso chiaramente dalle fonti di prova messe insieme dagli uomini del commissariato polizia di stato di Sarno, sarebbero iniziati i guai. Seri.

Perché non soltanto i due lo avevano minacciato di fargli perdere il posto di lavoro, ma avrebbero dato fuoco ai mezzi presenti nel cantiere. In questo quadro poco rassicurante, Germano Falciano nell’autunno del 2008 aggredì la persona offesa in una specifica circostanza prendendono a suon di schiaffi in faccia,e nel luglio del 2009, a chiusura delle intimidazioni, toccò al figlio Aniello chiudere il conto degl iavvertimenti con una chiara frase di minaccia: «Porta i soldi a mio padre- avrebbe intimato all’operaio – altrimenti viene lui a prenderti con la pistola, viene fino a casa a spararti». Il fatto è finito tutto insieme in un singolo capo d’imputazione in carico alla procura ordinaria di Nocera Inferiore, con le indagini eseguite sul territorio dagli uomini del commissariato di Sarno. La dettagliata informativa racchiude tutti gli elementi della delicata vicenda, con i due uomini attesi ora dal vaglio dibattimentale.

Sarà il processo a stabilire le responsabilità degli imputati Aniello e Germano Falciani, accusati di tentata estorsione in concorso ai danni di un operaio: difesi dall’avvocato Luigi Toscano ne risponderanno alla sbarra davanti ai giudici del terzo collegio giudicante presieduto dal dottor Domenico Diograzia, con la prima udienza fissata al tribunale di Nocera Inferiore il prossimo diciannove febbraio 2013.

I casi di piccola estorsione sono molto diffusi. Alcuni giorni fa a Castel San Giorgio armine Vitale, disoccupato 53enne del posto,che è stato intercettato dai carabinieri della locale stazione e tratto in arresto per i reati di incendio doloso, tentata estorsione continuata e violenza privata. Le investigazioni hanno consentito di appurare che l’uomo, dopo essersi arbitrariamente introdotto nella casa del genitore 82enne, vedovo, pensionato ed invalido al cento per cento, aveva aperto una bombola di gpl in cucina ed appiccato il fuoco nella camera da letto utilizzando alcool etilico.

(a. t. g.)

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