IL PROCESSO

Estorsione a Pagani, a giudizio Petrosino D’Auria

Il 38enne, ritenuto al vertice del clan della Lamia, affronterà il processo 14 aprile

Affronterà il processo il prossimo quattordici aprile 2019 con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo camorristico Antonio Petrosino D’Auria, 38enne ritenuto al vertice del clan della Lamia: secondo le contestazioni formulate dalla Dda, sulla base di dichiarazioni testimone di giustizia Alfonso Persico , Antonio D’Auria lo minacciò in quanto titolare dell’impresa di costruzioni edili “Persico Corporate srl”.

«Forse non hai capito che qui l’operazione è mia – riferì D’Auria, secondo le accuse, alla sua vittima- Ti meriteresti un paio di schiaffi. Fai li bravo altrimenti ti sparo proprio». I fatti contestati sono emersi dai verbali di dichiarazioni raccolti dalla procura Antimafia di Salerno per quanto riguarda i fatti a conoscenza dal paganese Persico.

Secondo le accuse, Petrosino ottenne da lui la promessa di cessione di tre appartamenti, parte di un complesso di venti unità immobiliari da costruire, di cui il boss era venuto a conoscenza.