Estate con i treni 'tagliati'Soppressi altri due intercity

Dal 13 giugno il nuovo orario di Trenitalia. Soppressa una coppia di intercity per Milano, disagi e proteste tra i pendolari. La Cgil lancia l'allarme: "Si rischia di perdere posti di lavoro"

SALERNO. Nuovo orario, nuovi tagli. I pendolari ancora protestano per le modifiche di un anno fa, ma dal 13 giugno le Ferrovie azioneranno, con l’orario estivo, un’altra ghigliottina sui treni intercity. Ad essere cancellata sará una coppia di convogli che collega Salerno a Milano. Soppresso l’intercity 1557, che arriva a Salerno di venerdì alle 21.30, e il corrispondente 1554, in partenza da Salerno la domenica mattina alle 12.07. Dal 13 giugno questi treni non ci saranno più, e in quella fascia oraria resterá solo l’alta velocitá: più rapida (circa quattro ore in meno di viaggio), ma più costosa. «Ancora una volta la scelta è quella di penalizzare i pendolari - lamenta il segretario provinciale della Filt Cgil, Vito Luciano - Basta vedere tipologia e orari dei treni soppressi: è facile comprendere che sono utilizzati da persone che lavorano al Nord e, quando possono, tornano giù nel fine settimana per vedere la famiglia. Ormai pare che per le Ferrovie esista solo l’alta velocitá, eppure mi risulta che siano ancora finanziate dai Ministeri, quindi dovrebbero garantire servizi anche alle fasce sociali più deboli».

Ma a preoccupare il sindacato non è solo il disagio dei pendolari e la politica aziendale di Trenitalia. I timori riguardano anche la competitivitá della stazione di Salerno e il futuro occupazionale di chi vi lavora. «Sono con la cancellazione di questi due treni, stimiamo una perdita di sei posti di lavoro tra manovratori, addetti alle pulizia, macchinista e capotreno» calcola Luciano. Non significa che sei persone saranno licenziate, ma che la pianta organica sará ridimensionata e i pensionamenti non prevederanno il subentro di nuovo personale. «Come si temeva, inizia su Salerno la fase di ridimensionamento dei collegamenti ferroviari e delle attivitá ad essi connesse» tuona il segretario della Filt, allungando un’ombra di preoccupazione sul futuro dello scalo. Le perplessitá sono alimentate dal recente piano di riqualificazione della stazione salernitana. Secondo il sindacato questo progetto trasforma e riduce l’area di sosta dei materiali rotabili, nonostante - si sottolinea - «l’imminente entrata in funzione della metropolitana leggera e l’interessamento a Salerno da parte della nuova societá ferroviaria Ntv di Montezemolo». Il timore è che i tagli adoperati dalle Ferrovie, insieme al progetto di restyling elaborato con Universitá e Amministrazione comunale, possano tarpare le prospettive di sviluppo dello scalo e preludere a un’ulteriore riduzione di collegamenti e posti di lavoro. Per questo Vito Luciano sollecita «la massima attenzione sulla realizzazione del progetto denominato di riqualificazione dello scalo», affinché si scongiuri «la soppressioni di ulteriori treni e il mancato arrivo della societá di Motezemolo». Restano, intanto, i disagi per i pendolari, che nell’Agro Nocerino protestano per la deviazione di convogli dalla linea preesistente a quella dell’alta velocitá, che taglia fuori Nocera e obbliga i viaggiatori a ritardi e peregrinazioni. Per i prossimi giorni si annunciano nuove iniziative di protesta.

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