Il caso

Espulso durante la partita. Giocatore pesta l’arbitro

L’episodio in una gara del campionato Csi, protagonista un calciatore di Sarno. Il presidente Scarlino duro: «Ora ci aspettiamo una punizione esemplare»

CAVA DE' TIRRENI. Finisce male un incontro di calcio al campo “Antonio Desiderio” della frazione di Pregiato. E a farne le spese è stato il direttore di gara, colpito al volto da un giocatore che era stato sanzionato con il cartellino rosso.

L’episodio si è verificato intorno alle 10.30 di domenica scorsa. Doveva essere una sana mattinata all’insegna dello sport e dell’aggregazione, come sempre in occasione di eventi sportivi organizzati dalla sezione cavese del Centro sportivo italiano (Csi), e invece si è finiti al pronto soccorso con tanto di intervento della polizia. La cornice è quella della 45esima edizione del torneo “Coppa Città di Cava”, terza giornata in calendario, mentre sul terreno di gioco si confrontano la formazione casalinga del “Noi di Cava” e i sarnesi del “Santa Maria delle Grazie”.

Tutto liscio fin quando l’arbitro concede una punizione alla squadra cavese dopo un fallo commesso dal vice capitano del “Santa Maria” che conseguentemente viene espulso per doppia ammonizione.

La reazione di quest’ultimo al cartellino rosso è spropositata: mentre il giudice di gara appunta il provvedimento sul proprio taccuino, il giocatore lo aggredisce colpendolo con un pugno in pieno volto. L’arbitro finisce al suolo, ha una copiosa perdita di sangue e due denti “saltati”.

Immediato l’intervento degli assistenti di gara e degli altri presenti che hanno allontanato il giovane calciatore e portato il direttore di gara, un cinquantenne, al pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”.

Oltre alla perdita dei due denti, per fortuna, nulla di grave: quattro punti di sutura e una prognosi di venti giorni. Sull’accaduto è intervenuto il presidente del Csi Cava, Giovanni Scarlino, condannando duramente l’atteggiamento del giocatore, che mina i sani principi sportivi su cui si fonda l’associazione.

«Sarà la commissione disciplinare del Csi di Salerno a prendere gli opportuni provvedimenti – ha spiegato Scarlino – tuttavia spingeremo affinché il giocatore in questione sia radiato a vita da tutti i tornei organizzati dal Centro sportivo. Non ci sono attenuanti quando si verificano episodi vergognosi come questo. Lo scorso anno il Csi aveva aspramente sanzionato una rissa tra calciatori con due anni e mezzo di squalifica. Vedere un nostro arbitro, un amico, aggredito in quel modo, è stato deplorevole». Al di là dei provvedimenti sportivi non si escludono anche conseguenze penali qualora l’arbitro decidesse di querelare il giocatore, soprattutto a fronte dell’intervento degli agenti del locale commissariato di polizia, diretto dal vice questore aggiunto Marzia Morricone.

Da procedura, infatti – trattandosi, il “Desiderio”, di una struttura comunale – il custode ha dovuto allertare le forze dell’ordine che, alla luce dell’eventuale denuncia (non ancora presentata dall’arbitro) dovranno avviare tutte le procedure del caso.

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