Espropri, il Comune paga 770mila euro 

Capaccio, dopo 16 anni si chiude la vicenda sulle aree dove sono stati costruiti gli alloggi popolari. Risarciti i proprietari

CAPACCIO PAESTUM. Dopo 16 anni si chiude la vicenda sugli espropri delle aree dove sono stati costruiti gli alloggi di edilizia popolare. Il Comune ha ottemperato alle sentenze del Tar, con l’acquisto dei terreni e la liquidazione della somma di 1.200.000 euro ai proprietari. La vertenza vede coinvolti Comune, Iacp Futura soggetta a fallimento, e i proprietari dei fondi.
La somma di 385.085,63 euro (ossia la terza parte) è stata già liquidata ad una delle proprietarie lo scorso luglio. Ora con apposito provvedimento il Comune, diretto dal sindaco Franco Palumbo, provvederà a liquidare i rimanenti 766.371,25 euro agli altri due fratelli proprietari dei fondi, sui quali sono stati realizzati gli alloggi popolari, più spese accessorie. L’acquisizione consentirà di regolamentare una situazione che si trascina da ben 16 anni. L’ente, al fine di ottemperare le sentenze del Tar procederà con l’accensione di un mutuo presso la Cassa depositi e prestiti per l’acquisto dei fondi per la somma residua di 766.371,26 euro. La somma totale, che pagherà il Comune, è il risultato del calcolo relativo al risarcimento dei danni per occupazione illegittima, e pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale.
La vicenda ha inizio nel 2001 quando, l’allora consiglio comunale, deliberò la realizzazione degli alloggi popolari individuando l’area in località Rettifilo. Fu così stipulata una convenzione con l’Iacp, delegato alla definizione delle procedure di esproprio. Posizione contrattuale ceduta poi all’Iacp Futura. Nel 2004 il proprietario accetta l’indennità di esproprio maggiorata nel 50% calcolata in 424.683,83 euro, versata in quattro rate. Nel 2009 il proprietario chiede che sia perfezionato il trasferimento del bene invita e diffida il Comune e Iacp Futura. Nel 2010, la vertenza passa nelle mani degli eredi che intentano causa con il Comune per risarcimento dei danni.
Dal marzo 2017 si sono tenuti molti incontri tra le parti per un accordo transattivo senza esito. Negli anni la consistenza immobiliare in via Nobel, per effetto dell’intervento edificatorio, ha subito un’irreversibile trasformazione. Gli alloggi sono stati assegnati ed occupati e non c’è possibilità di retrocessione del bene, che rappresenta un’opera pubblica. Pertanto, è stato necessario procedere con le indennità risarcitorie, a seguito delle quali, è possibile formalizzare l’atto di trasferimento della proprietà al Comune. 42 gli alloggi di edilizia popolare. I residenti attendono da tempo le opere di arredo urbano. Lo stesso terreno adiacente è ostaggio del degrado e dell’incuria. Nell’area era prevista la costruzione di un edificio polifunzionale, un parcheggio e aree a verde. Opere mai costruite.
Angela Sabetta
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