la lettera

Esposto di Pisani in Procura contro il “corvo” di Pollica

POLLICA. Veleni e accuse a Pollica a pochi giorni dalle elezioni amministrative. Circola infatti una lettera, che è stata inviata anche ai giornali, che ha ad oggetto l’annullamento delle liste...

POLLICA. Veleni e accuse a Pollica a pochi giorni dalle elezioni amministrative. Circola infatti una lettera, che è stata inviata anche ai giornali, che ha ad oggetto l’annullamento delle liste elettorali del sindaco uscente, Stefano Pisani, per vizio di forma. Un tale Mariano Vassallo, di Celso di Pollica, asserisce che «l’art. 21 comma 2 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 recita: la sottoscrizione dei sostenitori per la presentazione delle liste elettorali consiste nell’attestazione da parte del Pubblico ufficiale dell’identità dei firmatari e che le firme siano state poste in sua presenza». A Pollica invece «sono state poste davanti al bar “Il muretto” da un certo Giuseppe La Greca, figlio di Aldo (detto il Castoro), senza alcuna delega». «Questo comportamento – secondo il firmatario della lettera – è in netto contrasto con lo spirito della legge», quindi chiede «l’annullamento della lista “Insieme per Pollica” capeggiata da Pisani Stefano e l’invio di un commissario di Stato per l’espletamento delle funzioni di ordinaria amministrazione».

Contattato, il firmatario ha affermato di non saperne nulla e di non essere lui l’autore. Si tinge quindi di giallo la vicenda di cui si è detto informato anche il diretto interessato, Stefano Pisani, candidato a sindaco che sfiderà Sonia Palladino. «Anche a me è giunta una lettera in cui si asseriscono delle irregolarità relativamente alla mia lista. Per una questione di trasparenza l’ho consegnata alla commissione elettorale» Poi tiene a precisare: «A convalidare le firme è stata il mio vicesindaco Carla Ripoli, quindi sono tutte autografe, inoltre i dati anagrafici sono stati scritti dalla stessa, come si nota dalla calligrafia. Sono tranquillo, ma siccome si tenta di gettare fango su di me ho presentato esposto contro ignoti alla Procura. (a.p.)

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