Esposto contro i mercatini ma Confesercenti si spacca

Il settore alimentari annuncia azioni legali sull’iter seguito per le concessioni Bottiglieri prende le distanze, l’Anva pronta a lasciare l’associazione di categoria

E’ ancora guerra ai mercatini di Buongiorno Italia. A sferrare il nuovo attacco contro la onlus torinese è la Fiesa Confesercenti provinciale. Il ramo dell’associazione che tutela il comparto alimentare, ha infatti annunciato un esposto in Procura per verificare, si legge in un comunicato, «se esistono delle anomalie, sia per l’aspetto autorizzativo e sia per l’aspetto igienico». Come ha sottolineato il rappresentante Carmine Russo, verranno richieste anche le copie dei verbali redatti da Nas ed Asl nel corso dei controlli che hanno interessato gli stand sul lungomare. Pasticcieri ed affini sono inviperiti e lo conferma il fatto che la Fiesa punta alle dimissioni dell’assessore all’Annona Franco Picarone, ritenuto regista di un’operazione «che danneggia fortemente il commercio salernitano. Non siamo contro Buongiorno Italia, ma non ci spieghiamo perchè l’amministrazione De Luca che si vanta di essere sempre trasparente - ha continuato Russo - non abbia optato per un bando pubblico, così come avviene in altre regioni italiane». Tanto è bastato per far scoppiare il caos, creando una vera e propria faida in seno all’associazione, con il numero uno Enrico Bottiglieri, che, sollecitato da alcuni associati, ha preso le distanze dall’annunciata azione giudiziaria: «Siamo sempre stati contrari ai mercatini, lo confermano gli atti verbalizzati già a settembre in Camera di Commercio. Non abbiamo condiviso l’iter dell’amministrazione, ma abbiamo sempre condotto le nostre battaglie sul fronte politico-sindacale e non nelle aule di giustizia e continueremo su questa linea». Bottiglieri ha precisato di essere l’unico titolato a firmare un’azione legale, scippando così l’icona Confesercenti alla battaglia giudiziaria della Fiesa. Poco male, Russo e i suoi procederanno da soli, mentre l’Anva di Aniello Ciro Pietrofesa, dopo il ritrovato idillio con il Comune, ha gridato allo scandalo, annunciando di voler uscire sbattendo la porta («perchè siamo stufi - ha sbottato - di gente che in realtà vuole solo fare politica»). Esposto in Procura a parte, la nota della Fiesa sembra riassumere perfettamente il punto di vista di una sigla spaccata non sulla sostanza (il dente avvelenato contro i mercatini) ma sulla forma (e sull’opportunità di schierarsi apertamente contro il Comune). L’assessore Picarone è fermo: quella dei mercatini resta la scelta migliore «perchè rappresenta un valore aggiunto per la città. Tra l’altro siamo sempre stati aperti alle proposte delle associazioni, accogliendo le loro indicazioni nei vari tavoli che hanno preceduto Luci d’Artista. Questo vuol dire aiutare il commercio, non ostacolarlo». A dir poco sorpreso lo staff di Buongiorno Italia, che tutto si aspettava di trovare a Salerno, fuorchè un plotone di esecuzione. «L’assegnazione diretta non è un illecit. Il nostro progetto è stato approvato con una regolare delibera di giunta». I torinesi non demordono: «L’anno prossimo investiremo anche di più su Salerno. Andremo avanti».

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