Esplosione in cucina muore carbonizzata

Regina Ceglia aveva 38 anni. Si salvano il fratello e i genitori

PAGANI. Perdere la vita in una notte di fuoco, a 38 anni. L’incendio esploso all’ultimo piano di una palazzina, incastonata tra via Caduti di Superga e via Tortora, non ha lasciato scampo a Regina Ceglia. Il corpo della donna è stato trovato carbonizzato dai vigili del fuoco.

Intorno alle due e mezza di notte è arrivata la prima richiesta di aiuto con la corsa disperata dei vigili del fuoco di Nocera e Sarno. Dalle testimonianze offerte dai familiari della vittima alla pm del tribunale di Nocera Inferiore Daria Mafalda Cioncada, poco prima che esplodesse l’inferno sarebbe mancata la luce. Il fratello di Regina si trovava davanti al computer in quel momento e ha avuto appena il tempo di accompagnare i genitori anziani fuori al balcone. Quando è rientrato ormai l’abitazione era completamente avvolta dalle fiamme. La struttura in cui risiedeva la famiglia della 38enne paganese era una mansarda, all’ultimo piano della palazzina. Completamente rivestita di legno, che in un istante è stato letteralmente risucchiato dalle fiamme alte, provocate probabilmente, stando ai primi dati degli inquirenti, da un corto circuito originatosi nella zona cucina. Le fiamme hanno avvolto l’appartamento, mentre l’intero condominio si svegliava bruscamente al grido disperato di aiuto non solo della famiglia in questione ma anche del nucleo familiare che abita sullo stesso pianerottolo, nell’appartamento affianco: una coppia con tre figli. Questi ultimi sono stati costretti ad uscire sul balcone non potendo scappare per le trombe delle scale a causa della temperatura arrivata a valori così elevati da aver deformato le porte di ferro di ingresso. Intanto erano arrivati sul posto i vigili del fuoco di Nocera Inferiore e Sarno, i quali si sono visti costretti a chiamare i rinforzi dal distaccamento di Salerno. A dare una mano, anche i carabinieri della locale Tenenza sotto la guida del tenente Angelo Chianese insieme agli uomini della sezione Radiomobile della compagnia di Nocera Inferiore e il corpo di protezione civile locale Papa Charlie. I vigili hanno tratto in salvo gli abitanti dell’ultimo piano con la scala mobile e hanno cercato disperatamente di domare l’incendio nel più breve tempo possibile. L’appartamento era occupato dalla coppia di anziani genitori della donna e da suo fratello di 42 anni. Regina è stata rinvenuta cadavere all’interno della cucina, mentre gli altri familiari sono stati trasportati all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore per intossicazione da fumo e lievi ustioni. Dai primi accertamenti sembra che l’incendio si sia propagato proprio dalla cucina, subito dopo un improvviso distacco dell’energia elettrica ed una lieve esplosione, con relativa fuoriuscita di una densa coltre di fumo, avvertite dal nucleo familiare che, fatta eccezione per la vittima, è riuscita a mettersi in salvo attendendo l’arrivo dei soccorsi sul balcone dell’appartamento.

Il cadavere della donna è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale nocerino per l’esame esterno, eseguito dal medico legale Raffaele Pepe e disposto dal pm di turno della Procura di Nocera Inferiore, Cioncada, che coordina le indagini affidate alla Tenenza dei carabinieri di Pagani. La stessa Cioncada ha disposto due perizie. Una sulla struttura, una mansarda tutta in legno. L’altra è stata ordinata sulla zona cucina, allo scopo di individuare eventuali cause specifiche. Una struttura che in poco tempo si è piegata sotto il peso delle fiamme. Lì, Regina Ceglia non è riuscita a salvarsi. Laureata in Farmacia, viveva e abitava a Portici ma era tornata per qualche tempo a casa anche per stare con sua madre ammalata. Suo padre, insieme ad uno dei due fratelli, trasporta medicinali, mentre un secondo fratello è un ingegnere. Regina era presidente una piccola squadra di calcio a cinque.

Intanto ieri sera nello stesso appartamento si è sviluppato un principio di incendio subito domato. È stata evacuata una famiglia.

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