Esplode una cabina Enel Paura a Sala Consilina

Evacuate per due ore dai vigili del fuoco quaranta famiglie in via Mezzacapo Lo scoppio e il successivo incendio dovuti al surriscaldamento dei cavi

SALA CONSILINA. Momenti di panico ieri pomeriggio in via Mezzacapo, nel cuore del centro cittadino. Poco dopo le 15 un forte boato ha interrotto la tranquillità di centinaia di persone che in quel momento si trovavano nei loro appartamenti nei palazzi che si trovano lungo la centralissima strada che attraversa il paese. Un sovraccarico di energia elettrica o un surriscaldamento dei cavi interni dovuto all’afa eccessiva di queste ore, ha fatto esplodere una cabina dell’Enel. Si sono vissuti attimi di paura subito dopo il boato perché inizialmente si pensava che fosse scoppiato un bombolone di gpl che si trova poco distante dalla cabina.

Subito molte delle persone che vivono nei palazzi che si trovano in prossimità della cabina si sono riversate in strada. In alcuni casi si sono viste delle vere e proprie scene panico con persone che urlando bussavano a tutti i campanelli del proprio pianerottolo invitando i coinquilini a lasciare subito casa. «Quando ho sentito il boato – ha detto una signora visibilmente scossa – pensavo fosse in atto una scossa di terremoto, ho subito aperto la porta di casa e anche se vivo al quarto piano sono corsa giù per le scale evitando di prendere l’ascensore per paura di restare bloccata».

Nel giro di pochissimi secondi le centrali operative del 115 e del 112 sono state subissate di telefonate. Dopo pochissimi minuti sul posto è arrivata una squadra dei Vigili del fuoco del distaccamento di Sala Consilina, coordinata dal caposquadra Luigi Morello, ed i carabinieri della locale stazione comandata dal luogotenente Cono Cimino. I Vigili del fuoco si sono subito messi all’opera per capire cosa fosse accaduto e mentre mettevano in sicurezza l’area in cui si trova la cabina elettrica hanno provveduto a far evacuare tre palazzi che si trovano nelle immediate vicinanze del punto un cui è avvenuta l’esplosione. Per quasi tre ore, dunque, circa quaranta famiglie sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni e solo nel tardo pomeriggio, poco prima delle 18 hanno potuto far rientro a casa. Evacuato anche l’ufficio postale che si trova al piano terra del Palazzo Sant’Antonio. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia municipale ed un’ambulanza dell’Humanitas. Fortunatamente non è stato necessario l’intervento dei sanitari.

«Quando ho sentito lo scoppio – ha detto un giovane professionista che ha il suo ufficio in uno dei palazzi evacuati – ho pensato subito ad un bombolone di gpl che si trova a valle del palazzo. Senza pensarci su due volte sono uscito in strada, ma fortunatamente non si trattava dello scoppio del bombolone altrimenti forse non starei nemmeno qui a poter raccontare gli attimi di paura che ho vissuto».

Gli operai dell’Enel si sono subito messi al lavoro per ripristinare la distribuzione di energia elettrica nella zona, anche perché lungo via Mezzacapo vivono diverse persone che utilizzano apparecchi elettromedicali 24 ore su 24 alimentati con l’energia elettrica. Sono state necessarie circa due ore per poter ripristinare il funzionamento della rete elettrica.

Erminio Cioffi

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