Esordio positivo per “Primavera al museo”, mini tour nella Salerno antica

Boom di presenze, ieri mattina, al primo appuntamento di “Primavera al museo”, programma di rilancio culturale dei “gioielli” del cuore della Salerno antica, promosso dalla cooperativa sociale...

Boom di presenze, ieri mattina, al primo appuntamento di “Primavera al museo”, programma di rilancio culturale dei “gioielli” del cuore della Salerno antica, promosso dalla cooperativa sociale Galahad. Numerosi cittadini di tutte le età, infatti, hanno aderito alla Pasquetta organizzata dai volontari della cooperativa che, da fine febbraio, gestisce la biglietteria ed il cartellone di eventi del Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana e del Museo Roberto Papi. Il mini-tour alla riscoperta della storia e delle leggende del centro storico, dunque, è iniziato proprio al Virtuale di via Mercanti, dove i visitatori, guidati dall’archeologa Annalisa Petrozzi, hanno conosciuto le origini e i segreti della Scuola Medica Salernitana, assistendo al percorso multimediale proposto dal museo. Il gruppo è stato condotto lungo alcuni dei vicoli più caratteristici della Salerno antica, passando per la Cattedrale, per poi giungere al complesso di San Benedetto, fino agli Archi dei Diavoli, ed approdare, infine, in piazza Abate Conforti ed in via Trotula de Ruggiero, per addentrarsi nei tesori della preziosa collezione custodita nel museo Roberto Papi. Restando affascinati dalle attrezzature medico-chirurgiche, databili tra il XVII e il XX secolo, i turisti sono stati incuriositi anche da diverse ambientazioni di scene di vita medica, allestite all’interno delle stesse sale del Papi e presentate da Maurizio Maffei, Simona Parrilli, Francesco Bove ed Antonio Libutti. Non solo cenni storici, quindi, ma anche riferimenti a leggende del territorio, sono stati illustrati ai presenti da Marilia Parente e Loredana Donadio. Non tutti i partecipanti, conoscevano la storia del contrastato amore tra la Bella Antonella, ancella della corte della regina Margherita di Durazzo, ed il cavaliere Raimondo, né la leggenda del ritrovamento dei reliquie di San Matteo ed il miracolo della Manna che, avvenuto per la prima volta il 6 maggio del 954, si protrasse di anno in anno fino al 1890.