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Esemplare di falco pescatore folgorato dai cavi elettrici

AGROPOLI. È morto folgorato uno dei due falchi pescatori nati nella scorsa stagione in Maremma. L’animale, secondo una prima ricostruzione degli esperti del Wwf e del Centro Veterinario Il Frullone...

AGROPOLI. È morto folgorato uno dei due falchi pescatori nati nella scorsa stagione in Maremma. L’animale, secondo una prima ricostruzione degli esperti del Wwf e del Centro Veterinario Il Frullone di Napoli, sarebbe andato a scontrarsi contro i cavi dell’alta tensione con ancora nelle zampe un grosso pesce.

Il Falco pescatore è stato trovato l dal Presidente del WWF Campania Piernazario Antelmi, il quale è intervenuto a seguito di una chiamata di Pasquale Raia, responsabile del Centro Veterinario con sede a Napoli. Sul fiume Solofrone il sistema GPS fornito di un piccolo pannello solare che monitorava il falco, era sembrato fermare il suo segnale. La temperatura riportata era di appena cinque gradi. Due sole le possibilità: andato perso il sistema satellitare, oppure l’animale era morto. Nonostante la violenta pioggia, le ricerche messe in atto dal Wwf sono subito iniziate. Prima sul lato destro del fiume, senza risultato. Poi sulla sponda opposta che però era molto difficile da raggiungere.

«Dopo varie ricerche sempre nelle vicinanze del segnale GPS – riferisce Antelmi – è stato trovato il falco pescatore, bellissimo e maestoso ma purtroppo morto. La nostra speranza era ovviamente di trovare solo l’apparecchio, immaginando che si fosse sganciato dall’animale. Purtroppo così non è stato».

Il grande uccello rapace era uno dei due nati in Maremma nell’ambito di un progetto di reintroduzione sostenuto dal Principato di Monaco.

Sergio Macellaro

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