Esclusi dalla selezione In 5 vincono il ricorso

Scafati, dopo 17 anni il Comune sarà costretto a risarcire gli aspiranti vigili La battaglia legale è passata tra i pronunciamenti di Tar e Consiglio di Stato

SCAFATI. Dovevano essere assunti come vigili urbani ma erano stati esclusi dalla graduatoria. Adesso l’Ente deve risarcire il danno a cinque persone candidate al concorso per la copertura di diciotto posti tra gli uomini della Polizia Municipale indetto dal Comune di Scafati nel lontano 1998.

Il Consiglio di Stato obbliga Palazzo Mayer al pagamento del risarcimento nei confronti dei cinque, stabilendo che la mancata ottemperanza della decisione dovrà essere risarcita con l’ulteriore esborso di cinquanta euro per ogni giorno di ritardo.

Così si è pronunciato il Consiglio di Stato dopo una trafila giudiziaria durata molti anni. Da una parte i mancati vigili, dall’altra il Comune.

I cinque si erano candidato al concorso per un posto di lavoro. La loro posizione tuttavia era stata stralciata dal Comune, che aveva approvato una nuova graduatoria di merito in cui i cinque non comparivano.

Di qui la presentazione del ricorso e la richiesta di risarcimento. Dopo un primo respingimento da parte del Tar della Campania, il Consiglio di Stato aveva accolto l’appello contro l’Ente nel 2012, ritenendo illeggittima l’esclusione dalla graduatoria. Così il Comune era stato condannato al pagamento dei danni. Ai cinque doveva essere destinato il novanta per cento della negata retribuzione, quasi la totalità delle mensilità dal maggio del 1998 fino al marzo del 2014.

La sentenza veniva però impugnata dal Comune, che tuttavia non ne aveva richiesto la sospensione esecutiva. Respinto il ricorso, non restava quindi che eseguire il pagamento. Il Comune di Scafati in questi anni rimane gravemente inadempiente. I cinque presentano dunque un utleriore ricorso per chiedere il pagamento immediato della somma spettante e un ulteriore quota per i ritardi accumulati dall’Ente.

Il resto è storia recente. Il 31 marzo scorso il Consiglio di Stato condanna nuovamente il Comune a provvedere materialmente alla sentenza entro novanta giorni.

Scaduto tale termine, senza che in tutto o in parte sia stata prestata ottemperanza alla sentenza, dovrà essere la Prefettura di Salerno a nominare un commissario per provvedere al pagamento nei confronti dei cinque.

Il commissario dovrà inoltre denunciare alla Corte dei Conti i comportamenti omissivi di amministratori e funzionari, con un conseguente danno erariale. Ad incarico terminato, l’Ente dovrà poi corrispondere al funzionario il relativo compenso.

Una vicenda iniziata nel 1998 e che ancora non vede la sua fine, dove il Comune di Scafati rischia di pagare quote molto elevate a causa di ritardi ed inadempimenti inspiegabili.

Il rifiuto di pagare i cinque aspiranti vigili urbani sta diventando un vero e proprio boomerang. Oltre ai mancati stipendi da risarcire, l’Ente corre infatti il rischio di dover versare cinquanta euro ai cinque per ogni giorno di ritardo. E l’eventuale arrivo di un commissario per l'adempimento della sentenza sarebbe un ulteriore danno, con la possibilità di una denuncia alla Corte dei Conti. Una storia paradossale di ordinaria burocrazia italiana.

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