Escavatore incendiato Gli arrestati sotto torchio

Rovella, oggi gli interrogatori in carcere di Luigi Giuliano e Mario Mellone I carabinieri seguono la pista dell’attentato incendiario legato al racket

MONTECORVINO ROVELLA. Sono attesi questa mattina gli interrogatori dei due arrestati per l’incendio dell’escavatore in contrada San Lazzaro. Luigi Giuliano, 33 anni, e Mario Mellone, 52 anni, difesi dall’avvocato Luigi Capaldo, compariranno dinanzi al gip Sessa. L’altra notte sono stati arrestati dai carabinieri di Rovella, diretti dal maresciallo Angelo Solimene, mentre a bordo di un’auto scendevano dalla strada che conduce alla cava. Nella loro Fiat Idea c’erano un forte odore di benzina e tracce di terriccio. Giuliano e Mellone devono rispondere di danneggiamento seguito da incendio. A notare le fiamme provenire della cava è stata una pattuglia della locale stazione. L’informazione è stata comunicata alla centrale operativa della compagnia di Battipaglia, diretta dal tenente Gianluca Giglio, che ha dirottato sul posto anche una pattuglia del nucleo operativo. I carabinieri, nel dirigersi sul luogo dell’incendio, hanno incrociato la Fiat Idea sulla quale viaggiavano Giuliano e Mellone.

Nel sottoporre a perquisizione l’abitacolo dell’auto, i militari hanno avvertito un forte odore di carburante, forse benzina. Sui tappetini c’era, inoltre, del terriccio, uguale a quello della cava dove è in corso un intervento di riqualificazione ambientale. Per i due sono scattate le manette in flagranza di reato.

Sul luogo dell’incendio è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno. I caschi rossi sono riusciti a domare le fiamme, ma non a salvare l’escavatore. La macchina da lavoro, del valore commerciale di 200mila euro, non è più utilizzabile. I carabinieri stanno indagando sul movente. La pista più probabile è la presumibile matrice estorsiva. Giuliano e Mellone, al momento, rispondono solo di danneggiamento seguito da incendio. Ma le indagini continuano per capire se i due abbiano agito o meno di propria iniziativa su ordine di una terza persona.

Massimiliano Lanzotto

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