Erbacce e rifiuti all’ingresso in città 

In via Fiorignano e in via Ricasoli, nei pressi dello svincolo, il degrado la fa da padrone

Scarso decoro urbano, ma le imposte aumentano. E la cittadinanza s’indigna. Sono sempre più frequenti le segnalazioni contro la mancanza di senso civico e l’alto tasso di degrado ambientale che arrivano dai battipagliesi. Il coro di lamentele, adesso, arriva proprio dalle porte della città. I marciapiedi, le strade e i campi sono infatti diventati un ricettacolo di rifiuti. Tra via Fiorignano e via Ricasoli, al confine tra i quartieri di Serroni e Belvedere, le aiuole e le vie si presentano invase da pattume d’ogni sorta.
«Un ingresso in città trionfale», commenta Raffaele Masiello, residente della zona. «Siamo a ridosso di un’uscita autostradale - spiega - e la situazione è ancor più grave, considerando che, in questi giorni, stiamo ricevendo le cartelle esattoriali dei rifiuti e in molti casi, rispetto al 2016, s’è registrato un aumento del 10 per cento».
Rincari per qualcuno, decurtazioni per qualcun altro, visto che le tariffe della Tari, la tassa sui rifiuti, sono state ridefinite rispetto allo scorso anno, e se è vero che somme e aliquote variabili sono state ritoccate verso il basso, le quote fisse hanno registrato degli aumenti. Nella stessa zona, uno dei quartieri residenziali della città, ci sono diverse situazioni di degrado. «In alcuni campi coltivati - aggiunge Masiello - sono stati addirittura gettati dei materassi e ogni tipo di rifiuto ingombrante».
E poi ci sono le cartacce e le sterpaglie. Lo sanno bene anche i battipagliesi che vivono lungo la vicinissima via Adriatico, dove i marciapiedi sono completamente invasi dalle erbacce. E nel parcheggio situato a ridosso del PalaZauli, accanto alle scuole “Marconi”, ci sono innumerevoli cocci di bottiglie di birra, avanzi di pizze, qualche siringa e altre tipologie di rifiuto. Alle porte della città: è questo il biglietto da visita.(c. l.)
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