Erasmus, l’Unione europea ha confermato il programma 2012

È di qualche giorno fa l’allarme partito da Bruxelles che metteva in guardia su un possibile taglio ai fondi destinati ad Erasmus, il programma di internazionalizzazione rivolto agli studenti...

È di qualche giorno fa l’allarme partito da Bruxelles che metteva in guardia su un possibile taglio ai fondi destinati ad Erasmus, il programma di internazionalizzazione rivolto agli studenti universitari.

Dalle notizie circolate sembrava, infatti, che il Fondo sociale europeo non avesse più un euro e che, i finanziamenti dell’Unione europea per ricerca e innovazione, fossero destinati a prosciugarsi per fine ottobre. Poco dopo, la conferma della Commissione europea: «Nel bilancio Ue 2012 sono terminati i soldi per pagare le fatture già emesse per una serie di fondi europei, tra cui il Fondo sociale, il programma Erasmus e il fondo per la Ricerca e innovazione», diceva un portavoce. Fortunatamente l’allarme è rientrato – almeno per il momento – e l’agenzia nazionale ha comunicato di aver già ricevuto l’80 per cento dei fondi per la mobilità internazionale. Resta un’incertezza per il rimanente 20 per cento.

«Tagliare l'Erasmus sarebbe un danno gravissimo – ha commento il delegato alla mobilità internazionale dell'Università di Salerno, Epifanio Ajello – nel nostro ateneo abbiamo stabilito un controllo molto puntuale sui beneficiari delle borse di studio. Offriamo agli studenti “ospiti” corsi di lingua italiana gratuiti e avevamo, persino, vagliato l’ipotesi di aumentare il finanziamento da 200 a 400 euro».

E per chi sostiene che l’Erasmus sia uno spreco di soldi Ajello risponde così: «I ragazzi partecipano al programma per apprendere, ma per rassicurare i più scettici - ha aggiunto - stiamo pensando di aggiungere degli obblighi che gli studenti saranno chiamati ad espletare. I borsisti dovranno, infatti, raggiungere un tot di crediti altrimenti perderanno la seconda parte del finanziamento».

Intanto a decidere del futuro dell’Erasmus sarà un incontro previsto a Bruxelles il 24 ottobre. (r.e.)

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