Il personaggio

Era ritornato alle origini con i mangimi

Due anni fa, mantenendo fede alla promessa fatta al padre, diede vita con un socio a “Nutrir”

EBOLI. È morto in sella alla sua moto Marino Pezzullo, il 45enne imprenditore e membro della dinastia che ha segnato la storia economica e politica di Eboli. Marino non era sposato, viveva a Salerno con la sua compagna ma la sua vita lavorativa era ad Eboli dove da due anni aveva acquisito l’ex Mangimificio Meridionale dando vita a “Nutrir”.

Una scelta imprenditoriale dettata dalla vocazione e dalla promessa fatta al padre don Sossio Pezzullo che dopo la chiusura dello storico mangimificio di famiglia e la cessione del pastificio aveva sempre desiderato che il nome della famiglia tornasse ad Eboli e tronasse nel settore che aveva segnato la vita e la storia della città. Obiettivo raggiunto, Marino Pezzullo due anni fa acquisì lo stabilimento “MM” in contrada Santa Chiarella, l’esperienza ed il lavoro hanno ridato vita ad un opificio abbandonato da anni. Lui tra le polveri dei mangimi ci era cresciuto, il padre aveva voluto che il figlio, ancora ragazzo, iniziasse dalla gavetta, tra gli operai. Dai mulini agli uffici, anni di lavoro e studio, poi la chiusura del mangimificio e dello al centro della città contestato dai residenti .

L’industria Pezzullo con il pastificio si trasferì nella zona industriale ma la produzione dei mangimi venne fermata. Una scelta che aveva lasciato l’amaro in bocca, nonostante il successo imprenditoriale dell’Agriovo diretto dalla sorella Mary, Marino due anni fa decise di tenere fede alla promessa fatta al padre ed acquisì, in società con un professionista ebolitano, il mangimificio dismesso di via delle Industrie. (a.t.)

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