«Era gentile e generoso con tutti»

Alla frazione Macchia tra la gente della piccola comunità e gli amici del circolo

MONTECORVINO ROVELLA. La terribile notizia della morte di Gerardo Rossomando, ha fatto subito il giro della frazione di Macchia, dove il ventunenne risiedeva con la famiglia, e ha gettato la piccola comunità nello sconforto e nella disperazione.

«Era attratto da moto e auto». Così lo ricordano gli amici del circoletto di piazza dei Caduti di Nassirya, poco distante dall’abitazione di Gerardo che di tanto in tanto lì trascorreva del tempo con amici e conoscenti, molto spesso in sella alla sua moto, una TMax 500. «Siamo increduli per quello che è accaduto, Gerardo meritava di vivere, era sempre sorridente, gentile e generoso con tutti, maledetto destino crudele», lo ricordano alcuni amici di famiglia.

Gerardo, che aveva da poco compiuto 21 anni, in attesa di trovare una situazione lavorativa stabile aiutava il papà nel lavoro di autotrasportatore. In paese lo conoscevano tutti e tutti ora lo ricordano come un «ragazzone sempre sorridente e cordiale». Gerardo lascia papà Bruno, mamma Mariacarla e il fratello Fernando. «Riposa in pace caro amico - lo ricordano su Facebook alcuni coetanei - avevi un cuore infinito, regalavi sorrisi ed avevi una parola buona per tutti».

Sulla prematura scomparsa del giovane, è intervenuto Egidio Rossomando, sindaco di Montecorvino Rovella e parente del giovane: «Mi sono precipitato presso l’ospedale di Eboli per porgere le mie condoglianze e quelle dell’intera comunità alla famiglia. La scomparsa di Gerardo ci deve far riflettere sull’importanza della sicurezza stradale».

Intanto, il nosocomio ebolitano è stato preso d’assalto da amici, parenti e conoscenti, tutti in queste ore vogliono stringersi al dolore dei parenti, anche il parroco della parrocchia Santissima Immacolata Concezione di Macchia, don Massimo Della Rocca, non ha voluto far mancare la propria vicinanza spirituale.

La tragica sorte di Gerardo ha anche riportato alla ribalta le condiziono pessime della Provinciale 428.

Roberto Di Giacomo

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