ASCEA

Era ai domiciliari, ora è libero

Un giovane accusato dall’ex compagna di stalking e lesioni

ASCEA. È tornato in libertà L. C., 28 anni, di Ascea, che era agli arresti domiciliari lo scorso 30 giugno, accusato dalla sua ex compagna di stalking, sequestro di persona e lesioni personali. In seguito il gip di Vallo della Lucania aveva emesso un decreto di giudizio immediato e, per questo, lo scorso 10 ottobre si è tenuta la prima udienza dibattimentale.

In udienza, la persona offesa, tramite il suo difensore, ha preannunciato di costituirsi parte civile. Nella stessa udienza il legale del giovane, l’avvocato Marcello D’Aiuto, ha chiesto la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima. Il giudice Lombardo ha ritenuto che l’imputato non fosse pericoloso per la sua ex compagna, decidendo così di farlo tornare in libertà.

I fatti risalgono al 2014, dopo la decisione della donna di porre fine alla storia d’amore. In base a quanto raccontato dalla vittima, lui non avrebbe condiviso la cosa, infuriandosi fino a diventare pericoloso. Aveva cercato di convincerla in ogni modo a riallacciare il loro rapporto, riuscendo qualche volta a incontrarla, senza però riuscire a riprendere la storia. La donna, una quarantenne di Ascea, di fronte alle richieste continue e pressanti del giovane, aveva deciso di denunciare tutto ai carabinieri. Il giovane già nel 2014 era stato sottoposto ad “ammonimento” e successivamente, nel 2015, alla misura degli arresti domiciliari, confermati lo scorso 30 giugno.

«In realtà non si tratta di stalking – afferma l’avvocato D’Aiuto – ma di una relazione sentimentale burrascosa che è andata avanti fino a pochi mesi fa.  Il mio assistito è stato finora ritenuto pericoloso per l’incolumità della signora, invece non è uno stalker e non è una persona pericolosa».

Emerenziana Sinagra

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