Ente camerale, ora rischia anche Intertrade

Nubi sul futuro dell’azienda speciale, dai vertici delle categorie lettera e critiche ad Arzano

Il cambiamento degli equilibri di rappresentanza prima, le ristrettezze economiche poi. Da mesi la Camera di Commercio vive tumulti interni che di tanto in tanto esplodono con critiche alla governance dell’ente. Ieri le associazioni di categoria hanno scritto al presidente Guido Arzano partendo dalla situazione che riguarda Intertrade, unica azienda speciale ancora attiva (Polaris e Jurimpresa sono in pratica dimesse), sul cui futuro si starebbero addensando nubi. Una missiva, quella arrivata ieri al presidente Arzano, sottoscritta da Casartigiani, Confindustria, Claai, Cna, Confagricoltura, Confartigianato ed Unimpresa. «Siamo fortemente preoccupati – scrivono i presidenti delle associazioni – per le voci che rimbalzano e si fanno sempre più insistenti, circa il momento di grave tensione economico finanziaria riguardante l’azienda speciale Intertrade, la cui mission è centrale per lo sviluppo economico del nostro territorio». Ma non è tutto qui, perché i documento coinvolge anche altre tematiche: «Constatiamo, inoltre, da tempo, un’assenza di informazione e discussione in merito all’iniziativa aeroporto, alla fondazione Cassa di Risparmio Salernitana e ad altre società nelle quali la Camera di Commercio di Salerno è in partecipazione. Né alcun ragionamento è stato mai avviato dopo la chiusura delle altre aziende speciali, determinata dalla carenza delle risorse economiche necessarie alla loro funzionalità e le cui mission furono definite strategiche».

Da queste constatazioni, l’auspicio dell’avvio «di una seria e responsabile discussione all’interno per comprendere circostanze, responsabilità e individuare soluzioni adeguate». Manifestata anche la disponibilità a sospendere il progetto “Crescita” (attraverso il quale venivano erogato contributi destinati a promuovere lo sviluppo di programmi di intervento a favore del tessuto produttivo salernitano) «per consentire utili riflessioni sulla complessiva gestione delle risorse finanziarie dell’Ente Camerale». C’è dunque preoccupazione per lo stato di salute della Camera di Commercio sul quale si attende chiarezza. E il presidente Claai, Gianfranco Ferrigno ha colto l’occasione per lanciare un ulteriore appello in favore delle imprese salernitane: «Visti i dati diffusi su protesti ed usura è auspicabile l’avvio di interventi sul credito, di cui c’è scarsissima traccia nel budget previsionale 2015».

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