ambiente e territorio
Energia dalle biomasse lignee
All’azienda Improsta una filiera sperimentale all’avanguardia
La valorizzazione delle biomasse a base lignea per impianti energetici a piccola e media scala: questo il tema del convegno sul progetto “Ramses ProBio”, che si è tenuto all’azienda sperimentale Improsta.
Il progetto Ramses, Risorse agro-forestali-energertiche per il mezzogiorno e lo sviluppo economico sostenibile, è tra quelli approvati dal ministero delle politiche agricole e forestali nel 2001, in attuazione del Programma nazionale biocombustibili tra le regioni Campania, Calabria e Basilicata, che a sua volta ha come obiettivo quello di promuovere filiere bioenergetiche attraverso attività e progetti volti a divulgare esperienze in cui sono stati prodotti ed impiegati dei biocombustili; mentre l’obiettivo principale del progetto Ramses è la valorizzazione delle biomasse ligno-cellulosiche per impianti energetici a piccola e media scala, contribuendo alla tutela ambientale attraverso la riduzione delle emissioni climalternanti, riprendendo la gestione delle aree boschive, attivando filiere per incrementare posti di lavoro nelle aree marginali ed introducendo colture legnose ed erbacce per fini energetici.
La prima di queste filiere legno-energia è stata realizzata con successo proprio all’azienda Improsta, da sempre all’avanguardia nel campo dell’ecosostenibilità, dove è stato creato un locale apposito per il monitoraggio e la raccolta e la cippatura del legno che poi diventerà energia da poter sfruttare ad esempio come riscaldamento.
Al convegno hanno partecipato il presidente di Craa-Improsta, Luca Sgroia, e il sindaco Massimo Cariello, accompagnati da una schiera di grandi personalità come il professor Antonio Saracino, del dipartimento di agraria dell’università “Federico II” di Napoli, la dottoressa Matilde Mazzaccara, dell’ufficio centrale foreste e caccia della Regione Campania, l’ingegnere Massimo Cornacchia, direttore dei lavori dell’impianto sperimentale nell’azienda Improsta, l’ingegnere Luigi Iavarone della “Lavarone Legnami” e l’avvocato Francesco Alfieri, capo della segreteria politica del presidente della giunta regionale campana.
Filippo Folliero
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il progetto Ramses, Risorse agro-forestali-energertiche per il mezzogiorno e lo sviluppo economico sostenibile, è tra quelli approvati dal ministero delle politiche agricole e forestali nel 2001, in attuazione del Programma nazionale biocombustibili tra le regioni Campania, Calabria e Basilicata, che a sua volta ha come obiettivo quello di promuovere filiere bioenergetiche attraverso attività e progetti volti a divulgare esperienze in cui sono stati prodotti ed impiegati dei biocombustili; mentre l’obiettivo principale del progetto Ramses è la valorizzazione delle biomasse ligno-cellulosiche per impianti energetici a piccola e media scala, contribuendo alla tutela ambientale attraverso la riduzione delle emissioni climalternanti, riprendendo la gestione delle aree boschive, attivando filiere per incrementare posti di lavoro nelle aree marginali ed introducendo colture legnose ed erbacce per fini energetici.
La prima di queste filiere legno-energia è stata realizzata con successo proprio all’azienda Improsta, da sempre all’avanguardia nel campo dell’ecosostenibilità, dove è stato creato un locale apposito per il monitoraggio e la raccolta e la cippatura del legno che poi diventerà energia da poter sfruttare ad esempio come riscaldamento.
Al convegno hanno partecipato il presidente di Craa-Improsta, Luca Sgroia, e il sindaco Massimo Cariello, accompagnati da una schiera di grandi personalità come il professor Antonio Saracino, del dipartimento di agraria dell’università “Federico II” di Napoli, la dottoressa Matilde Mazzaccara, dell’ufficio centrale foreste e caccia della Regione Campania, l’ingegnere Massimo Cornacchia, direttore dei lavori dell’impianto sperimentale nell’azienda Improsta, l’ingegnere Luigi Iavarone della “Lavarone Legnami” e l’avvocato Francesco Alfieri, capo della segreteria politica del presidente della giunta regionale campana.
Filippo Folliero
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