LA STORIA

Emre, dall’incubo al felice ritorno a casa

A Bracigliano il commosso arrivederci al 64enne ungherese: aveva perso la memoria per 3 anni dopo un’aggressione

BRACIGLIANO - Alle 14.50 di ieri, un aereo è decollato dall’aeroporto internazionale Capodichino di Napoli: a bordo il console ungherese Tamas Ivan Heintz, la sua segretaria e Emre Polya, il 64enne che per tre anni aveva perso la memoria dopo un’aggressione subita tre anni fa alla stazione centrale di Napoli. Ad aiutarlo ed assisterlo il personale della casa albergo “Villa Carmela” di Bracigliano. Emre, a poco a poco, ha riconquistato la memoria; e da ieri pomeriggio il meccanico ungherese in pensione, protagonista di una storia incredibile, è finalmente a casa. La delegazione ungherese è giunta ieri mattina, intorno alle 9.30 a “Villa Carmela”, a Bracigliano, la casa albergo per anziani che per tre anni ha ospitato lo “smemorato” e sventurato cittadino ungherese, dopo che i servizi sociali del Comune di Sarno lo avevano trovato per strada, in stato confusionale. Emre vagava senza meta da alcuni giorni, dopo essere stato aggredito e rapinato alla stazione di Napoli. Alla cerimonia di ieri hanno partecipato il sindaco di Bracigliano, Antonio Rescigno, il presidente della Provincia e sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, i carabinieri di Bracigliano con le altre forze dell’ordine, la titolare della casa albergo per anziani, Carmela Corvino, e l’ufficiale della Croce rossa militare e titolare di un’agenzia investigativa con sede a Siano, Raffaele Di Benedetto. È stato proprio quest’ultimo che, grazie alla sua attività investigativa e alla rete di contatti istituzionali avviati con ambasciata e consolato ungheresi in Italia, è poi riuscito a scoprire chi fosse in realtà Emre e a permettere il suo rimpatrio. Tutti ieri mattina, dopo il taglio augurale di una torta ed un brindisi di commiato, hanno voluto ringraziare l’operato delle persone che hanno accudito il 64enne cittadino ungherese. «Il mio ringraziamento principale – ha sottolineato il sindaco di Bracigliano, Rescigno – va alla signora Corvino e al personale di “Villa Carmela” che per tre anni hanno assistito con cura e affetto questa persona smarrita, vittima di un’esperienza terribile. Fortunatamente quella di Emre è una storia a lieto fine». Il primo cittadino ha voluto ringraziare anche le forze dell’ordine e il dottor Di Benedetto, l’uomo che con la sua attività investigativa ha permesso di conoscere la nazionalità di Emre e la sua triste vicenda: «Per la nostra cittadina - ha aggiunto il sindaco - è stata una bella pagina, caratterizzata da tanta umanità e solidarietà». Dello stesso avviso il sindaco di Sarno e presidente della Provincia, Canfora, che ha ringraziato «i servizi sociali di Sarno che sono stati i primi a intercettare Emre sul nostro territorio per poi affidarlo a “Villa Carmela”, dove ha ricevuto un trattamento eccellente. Senza dimenticare, poi, gli sforzi messi in atto dal personale della casa albergo per anziani e dalle forze dell’ordine nel momento in cui Emre, in più occasioni, ha tentato la fuga ed è stato prontamente rintracciato e riportato in un luogo sicuro».

Mario Rinaldi