#IORESTOACASA

«Emergenza “vinta” grazie alla musica e ai miei studenti»

La penna ai lettori

Raccontaci le tue storie

di GENNARO CARDAROPOLI*

Mi chiamo Gennaro Cardaropoli, ho 22 anni e sono originario di Bracigliano. Avevo 6 anni quando per la prima volta ho preso in mano un violino e da lì non l’ho più posato. Solamente studiando costantemente e lavorando sodo ho ottenuto importanti risultati e tante soddisfazioni. Grazie al mio impegno e alla mia determinazione ora sono un concertista e sono anche un docente presso il Conservatorio di Bergamo. Però con l’arrivo del coronavirus, ammetto, mi sono sentito destabilizzato. Ero abituato a viaggiare e a suonare, e tra una pausa e l’altra mi recavo al ristorante. È stato difficoltoso riabituarsi a restare per due mesi nelle stesse quattro mura, senza poter uscire.

Era metà febbraio, quando con mia fidanzata, ci trovavamo a Berlino da mia sorella, e al telegiornale diedero la notizia della pandemia che stava colpendo anche l’Italia. Decidemmo fortuitamente di non rientrare nel nostro appartamento a Milano ma di passare, quelle che avrebbero dovuto essere solamente due settimane, la quarantena con la famiglia della mia fidanzata. È stato complesso anche condividere gli spazi in più persone poiché prima eravamo in due: indubbiamente viene a mancare l’equilibrio. Ma non mi sono annoiato e non mi sono abbattuto, infatti, nonostante i primi giorni di smarrimento poi ho iniziato a seguire una tabella di marcia che mi sveglia.

Mi sveglio alle 7:30 così da poter continuare l’insegnamento per le 6 ore quotidiane che mi spettano. Questo mi permette poi di studiare, allenarmi un po’ e sdraiarmi al sole per rilassarmi un po’. Il tempo libero è stato determinante per avere la possibilità di migliorarmi come musicista prendendo lezioni dai miei insegnanti e cercando di recuperare tutte le volte che mi è stato impossibile frequentare le classi di violino.

È stata la pandemia a darmi la possibilità anche di seguire più assiduamente i miei allievi vedendoli, oggi, portare a casa dei buoni risultati. Ma come in tutte le cose e situazioni c’è sempre il rovescio della medaglia, la mia è il palcoscenico. A gennaio era stato anche pubblicato il mio compact-disc di debutto: erano stati programmati diversi concerti, interviste e presentazioni. Prossimamente, grazie ai miei canali streaming, promuoverò il mio lavoro e ringrazierò tutti quelli che hanno sempre creduto in me. Mi sono rincuorato però nel ritrovare la bellezza della famiglia e di condividere importanti momenti di vita che rimangono impressi.

*insegnante di musica