Emergenza siccità A rischio l’agricoltura di tutta la Piana

L’assenza di piogge ha ridotto la portata del fiume Sele Scatta il razionamento idrico ma i produttori insorgono

Siccità, allarme raccolti: il fiume Sele ha perso il 25 per cento di potenza irrigua. Il gran caldo e l’assenza di precipitazioni riducono la portata dei corsi d’acqua e prosciugano gli invasi, si temono problemi per l’agricoltura nelle frazioni agricole di Eboli. Primi segnali nelle contrade di Fiocche e Cioffi dove l’acqua d’irrigazione del Consorzio di bonifica inizia a scarseggiare. Il livello del Sele, dal quale dipende notevolmente l’irrigazione dei campi, è sceso a livelli che iniziano a preoccupare tanto che l’Ente gestore ha deciso di razionalizzare i tempi di irrigazione. Le temperature record di luglio stanno letteralmente “bruciando” gli ortaggi, la frutta, i meloni ma sono in grandi difficoltà anche le coltivazioni di mais necessarie per l’alimentazione degli animali.

«Nella zona di Fiocche lato sud non si riesce a irrigare, un giorno senz’acqua produce uno stress agli ortaggi – spiega Angelo De Nigris – se la coltura è arrivata in produzione questo comporta una perdita nei quantitativi, se sono piantine piccole la mancanza d’acqua potrebbe bloccare del tutto la crescita. È vero che non piove da settimane, ma è anche vero che d’estate è sempre così, salvo rare eccezioni. Bisogna attrezzarsi per questi periodi e a pagare è sempre l’agricoltore».

Monta la rabbia tra gli agricoltori che si sono trovati le bocchette di irrigazione a secco e senza alcun avviso. A creare disagio in alcune aziende sarebbe soprattutto la rete di irrigazione: «Ho chiamato al Consorzio, mi hanno detto che il problema è dato dalla difficoltà a riempire gli invasi per distribuire l’acqua – spiega Gennaro Schettino – le piantine di carciofo hanno bisogno di acqua ogni giorno altrimenti collassano. Il punto è che ci sono state estati ancora più aride e non abbiamo avuto questo problema. Non tutte le aziende vivono questo dramma, chi sta sulla condotta principale riesce a irrigare, il problema è per chi si trova alla fine, dove arriva pochissima acqua e per di più torbida tanto che siamo costretti a continui cambi dei filtri».

Una situazione che rasenta il drammatico. Gli agricoltori sono fortemente preoccupati che le bocchette resteranno a secco per molto, troppo tempo. Il presidente del Consorzio di bonifica, Vito Busillo, spiega le ragioni del razionamento idrico: «Abbiamo fatto la turnazione e anticipato la chiusura dell’acqua per consentire agli invasi di riempirsi – spiega – il Sele ha ridotto del 25 per cento la sua capacità, per questo abbiamo deciso di chiudere l’irrigazione mercoledì pomeriggio. Il Consorzio consente di irrigare per 18 ore al giorno proprio perché comprende le necessità delle aziende, ma la mancanza di piogge comunque interferisce sulla gestione ordinaria dell’irrigazione».

L’estate 2016 potrebbe essere molto più calda di quella dell’anno scorso. In assenza di abbondanti precipitazioni nelle prossime settimane, si annuncia un’estate di restrizioni per l’attività irrigua e non si esclude che gli agricoltori possano chiedere lo stato di calamità naturale.

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