Emergenza cimitero Mancano gli spazi ed è “vietato” morire 

Sepolture a rischio nonostante i lavori di ampliamento Avviso pubblico per realizzare edicole funerarie verticali

Cimitero al collasso. Soltanto cinque loculi separano l’amministrazione comunale dall’ordinanza di requisizione dei vani murari nelle cappelle private. E intanto l’ufficio tecnico ha reso noto l’avviso pubblico per la realizzazione delle edicole funerarie verticali familiari. Dalle parti del camposanto, occorre fare i conti con l’emergenza loculi: nonostante i lavori per l’ampliamento del cimitero civico, si rischia di non avere certezza d’una degna sepoltura. Da mesi chi si reca al cimitero per richiedere la tumulazione d’un caro non ha facoltà di scelta, visto che le fosse sono finite da un pezzo.
Sono cinque i loculi che rimangono ancora a disposizione d’una città che conta più di 50mila abitanti e che ha un tasso di mortalità giornaliero a quota 1,6 unità. Cifre eloquenti che allarmano i battipagliesi, visto che, con un calcolo approssimativo, s’intende facilmente che i cinque loculi dovrebbero riempirsi nell’arco delle prossime due settimane, considerando che alcune famiglie beneficiano d’una cappella e dunque non sono coinvolte nell’emergenza loculi.
Anche quei nuclei, però, a stretto giro di posta dovranno fare i conti con la penuria di edicole: nei cassetti delle scrivanie del cimitero, infatti, è già pronta un’ordinanza di requisizione dei loculi da proporre alla sindaca Cecilia Francese al momento opportuno. Il provvedimento lo si dovrebbe disporre non appena i loculi vuoti caleranno a quota tre. A quel punto, l’Ente farà la voce grossa con le famiglie battipagliesi che, negli scorsi decenni, si sono aggiudicate le concessioni per l’edificazione delle cappelle familiari: le edicole prive di salma, all’interno degli immobili, saranno destinate alla tumulazione dei defunti rimasti senza loculo. E i numeri sono esorbitanti: procedendo per scaglioni, si prevede d’arrivare al 31 dicembre a circa ottanta loculi requisiti. Nel frattempo il dirigente dell’area tecnica Pasquale Angione e il responsabile dei servizi cimiteriali Teodoro Loffredo hanno sottoscritto l’avviso pubblico che consentirà ai concessionari o ai titolari di fosse perimetrali ricadenti nel primo, nel secondo e nel terzo settore del vecchio camposanto di costruire delle edicole funerarie verticali di famiglia.
Concessioni da 2mila euro. E chi, tra coloro che presenteranno istanza al municipio, beneficia già del titolo su altri loculi cimiteriali, dovrà dare il via libera alla retrocessione al Comune dei vecchi tumuli: priorità a chi ne libererà di più. I tempi burocratici, però, superano i sei mesi: potrebbe già essere troppo tardi per morire.
Carmine Landi
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