sanitÀ

Emergenza a Radiologia Calabrese corre ai ripari

Macchinari radiologici fuori uso negli ospedali di Battipaglia, Vallo della Lucania e Oliveto Citra: reparto di radiologia di Eboli in tilt. Corre ai ripari il direttore sanitario, Rocco Calabrese,...

Macchinari radiologici fuori uso negli ospedali di Battipaglia, Vallo della Lucania e Oliveto Citra: reparto di radiologia di Eboli in tilt. Corre ai ripari il direttore sanitario, Rocco Calabrese, con una direttiva indirizzata all’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia: «prima di inviare pazienti gli operatori del nosocomio battipagliese dovranno chiedere la disponibilità. Dobbiamo iniziare a darci delle regole – spiega Calabrese - è una procedure che si usa per tutti i trasferimenti e che dovrà essere adottata anche tra Battipaglia ed Eboli».

Una disposizione, quella dell’attuale direttore sanitario, necessaria dopo le emergenze degli ultimi giorni, determinate dal blocco contemporaneo dei macchinari radiologici a Vallo e Oliveto; imprevisti che hanno ulteriormente congestionato il presidio ebolitano dove, in un mese, sono aumentati di 1500 unità le prestazioni del pronto soccorso e della radiologia con l’arrivo dei pazienti da Battipaglia e dai monti Picentini.

Situazione ancora più precaria, secondo la Cgil per la carenza di personale e la riduzione degli straordinari applicata dal commissario Spinelli: «in radiologia spesso di turno c’è solo un radiologo – commenta Marcello Fulgione della Cgil – per questo chiediamo alla direzione generale dell’Asl di inviare altro personale visto che Spinelli non autorizza straordinario».

E se Oliveto e Vallo hanno risolto i problemi con i loro macchinari, resta ko la radiologia di Battipaglia che confluisce su Eboli. Situazione esplosiva al “Maria Santissima Addolorata”, dove la Cisl ha indetto per domani, alle 10, un’assemblea pubblica per informare i cittadini di quanto sta accadendo negli ospedali della Valle del Sele che, con l’applicazione del piano predisposto da Squillante, diventano presidio unico nelle prestazioni sanitarie sebbene con gestioni separate. Situazione, secondo la Cisl, insostenibile e che porterebbe alla chiusura delle strutture. Un rischio troppo alto per il sindaco di Eboli Melchionda che chiede di superare appartenenze politiche e questioni campanilistiche e lancia un appello a cittadini e associazioni affinché partecipino all’assemblea indetta per domani dalla Cisl: «è ora di mobilitarci tutti per difendere il diritto alla salute e i nostri ospedali».

Angelica Tafuri