Elisabetta II: «Un atto di barbarie»

Da tutto il mondo attestati di solidarietà al popolo britannico dopo il nuovo attacco

LONDRA. «I terroristi non vinceranno mai. I nostri valori prevarranno», ha detto il premier britannico, Theresa May, parlando ieri mattina a Downing street. La campagna elettorale per il voto dell’8 giugno è stata sospesa. La regina Elisabetta ha condannato l’attentato come un «atto di barbarie». Per Elisabetta II «tutta la nazione è sotto choc per i morti e i feriti di Manchester». «Voglio esprimere la mia ammirazione - ha affermato la regina - per il modo in cui la popolazione di Manchester ha risposto, con umanità e compassione, a questo atto di barbarie».
Unanime la condanna e la solidarietà al popolo britannico da parte dei leader mondiali. Il presidente americano, Donald Trump, ha parlato di «opera di perdenti malvagi». Il Cremlino ha fatto sapere che Vladimir Putin offre la collaborazione russa a Londra contro il terrorismo. «Dolore e orrore» ha espresso la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Anche l’Italia, ha aggiunto il premier Paolo Gentiloni, si unisce al popolo e al governo britannici. «Sconfiggeremo il terrorismo», ha detto il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker: «Siamo in lutto con voi. Lavoreremo fianco a fianco con voi per combattere contro quelli che cercano di distruggere il nostro stile di vita. Sottovalutano la nostra e la vostra resilienza». «I canadesi sono sconvolti», ha detto il premier canadese Justin Trudeau. «Orrore» e «costernazione» anche del presidente francese Emmanuel Macron. E la lotta al terrorismo, ha già annunciato il premier giapponese, Shinzo Abe, sarà tra i temi ’caldì nell’agenda del prossimo summit del G7 a Taormina, venerdì e sabato.
Quello di Manchester si profila come l’attentato terroristico più sanguinoso nel Regno Unito dal 7 luglio del 2005 quando una serie coordinata di attacchi suicidi, portata a compimento da 4 terroristi islamici britannici, uccise 52 persone lasciando in terra 700 feriti. Lo scorso 22 marzo un attentatore si è lanciato con l’auto contro la folla sul ponte di Westminster, uccidendo 4 persone. Poi è uscito dall’auto colpendo a morte un agente di polizia prima di cadere sotto il fuoco delle forze dell’ordine.
La Manchester Arena è la seconda più grande d’Europa (la prima è ad Anversa), in grado di ospitare fino a 21.000 persone.