VERSO IL VOTO

Elezioni regionali Campania, il Covid ruppe il patto per spodestare De Luca

A febbraio Pd e M5S avevano raggiunto l’intesa per candidare il ministro Costa

NAPOLI - A febbraio l’accordo tra Pd e Movimento 5 Stelle per candidare il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, a presidente della Regione, era ormai cosa fatta. Mancava solo l’ufficializzazione che, invece, non è mai arrivata. Addirittura le carte in tavola, causa pandemia, si sono mischiate e i mesi di lockdown hanno stravolto tutto e tutti. A rivelare il retroscena è stata Valerio Ciarambino, candidata con il Movimento 5 Stelle, in una intervista a Napoli Today. L’intesa prevedeva la discesa in campo di Costa e il “pensionamento” del governatore uscente, Vincenzo De Luca.

Poi la pandemia ha fatto saltare il banco. Perché De Luca, che partiva in netto svantaggio contro il centrodestra, ha recuperato consenso e il Pd non ha dato più seguito al patto con i 5 Stelle. «Sono stata io la fautrice di quel progetto – ha spiegato la Ciarambino - feci un passo di lato, a febbraio, perché forze politiche e civili potessero convergere su una persona perbene come Costa. Ma il Pd, così come le altre forze entusiaste di quella strada, hanno abbandonato il progetto per seguire i sondaggi». In pratica la trattativa tra i Dem e i pentastellati era in fase avanzatissima e solo il Covid-19 ha, in un certo senso, salvato De Luca. Che, però, a quanto pare, si sarebbe candidato lo stesso in campo, con o senza il Pd.

Gaetano de Stefano

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