POLITICA

Elezioni Provincia di Salerno, delusi dem e zona Sud: le due carte di Monaco

Il sindaco di Campagna può puntare sul malcontento per il ribaltone

SALERNO - In teoria non dovrebbe esserci partita. Perché, numeri alla mano, il centrosinistra ha nettamente la maggioranza di sindaci e consiglieri nei 158 comuni del Salernitano. E, dunque, dovrebbe avere gioco facile sull’elezione del presidente della Provincia. Perciò il candidato del Partito democratico, Michele Strianese , non dovrebbe avere difficoltà a sconfiggere il suo avversario, Roberto Monaco, e, di conseguenza, a raccogliere l’eredità di Giuseppe Canfora . Tutti i Comuni “maggiori” della provincia, infatti, sono amministrati dal centrosinistra e, quindi, rispetto a quattro anni fa – quando già vinse la coalizione a guida Pd – la strada dovrebbe essere in discesa dal momento che si applica il principio del voto ponderato (vale a dire il voto commisurato al numero degli abitanti del proprio comune). Tra teoria e pratica, però, esiste una certa differenza. E a disturbare i sogni di gloria di Strianese e del Pd, ci sono di mezzo i franchi tiratori. I classici malpancisti che potrebbero decidere, nel segreto dell’urna, di fare un dispetto al proprio schieramento politico, per varie ragioni, e votare Monaco. Il rischio è concreto, tant’è che lo stesso presidente della Regione, Vincenzo De Luca , nell’annunciare la candidatura del sindaco di San Valentino Torio, ha voluto pure lanciare un avviso ai possibili “dissidenti”, rivolgendosi in particolare ai consiglieri comunali di Salerno sia per il precedente di quattro anni fa, sia perché il “peso” del voto dei rappresentanti del capoluogo è maggiore: «La volta scorsa – ha ammonito De Luca – qualcuno non ha seguito le indicazioni. Io lo vengo a sapere».

Gaetano de Stefano