ELEZIONI I big in città Monti elogia Salerno

Il premier al Marina d’Arechi: «Quest’opera dimostra cosa si può fare al Sud grazie all’imprenditoria e ad amministrazioni che funzionano»

SALERNO. Il Presidente del Consiglio Mario Monti “sbarca” in città, e prima ancora di incontrare i suoi elettori paga dazio all’ex numero uno di Confindustria Salerno, Agostino Gallozzi e vistia il costruendo Arechi Port Village, il porto turistico che l’imprenditore salernitano sta realizzando nella zona orientale della città. «Questa opera - dice Monti - dimostra cosa si può fare nel Sud grazie all’imprenditoria e ad amministrazioni che funzionano. La nautica ha dovuto contribuire forse un po' troppo a superare questo momento difficile del Paese, ma dovevamo evitare all’Italia il destino che hanno subito altri paesi europei. Ora - ha poi aggiunto - con i tassi d’interesse più bassi possiamo guardare con interesse ai prossimi cinque anni». Il tempo di un saluto al ristretto parterre di ospiti - presente, tra gli altri il presidente dell’Autorità portuale, Andrea Annunziata e il professore Aniello Salzano - e poi di corsa alla Galleria Capitol, al corso Vittorio Emanuele, per il taglio del nastro del comitato elettorale di “Scelta Civica”. In mattinata Monti, accompagnato dalla moglie e dal ministro Andrea Riccardi, aveva partecipato ad alcune iniziative nel napoletano. Un tour (dopo Napoli e Salerno in serata è arrivato in Basilicata -ndr), questo, che consente al premier di lanciare la sua “Agenda per il Mezzogiorno”: «Il Sud - ha spiegato - non è un peso per l’Italia, ma una via obbligata per il rilancio dell’economia nazionale». E per questo Monti prevede di rafforzare le misure di supporto all’export con «l’istituzione di una Export Bank, che rafforzerà quanto realizzato con il polo Cdp-SaCe-Simest. Uno dei mandati chiave di questa Export Bank sarà quello di aiutare le imprese del Sud che esportano i loro prodotti e effettuano investimenti all’estero». A Salerno, Monti corregge anche il tiro sui partiti che aveva provocato l’irritazione del Pd: «Non sono stato ben inteso, intendevo riferirmi alla novità della nostra proposta politica che non può pretendere di avere il passato glorioso di altri partiti, come il Pd, ma paradossalmente ha il vantaggio, rispetto a partiti che sono in esercizio da molto più tempo, di essere una forza più fresca e meno legata a legittimi interessi costituiti». Insomma, ha proseguito Monti «volevo solo sottolineare la novità e l’età prossima allo zero della nostra iniziativa politica e che quello che sta arrivando in termini di consenso va valutato alla luce del pochissimo tempo trascorso dalla nascita di una forza politica nuova che naturalmente non può pretendere di avere il passato glorioso di altre». Nella breve passeggiata lungo corso Vittorio Emanuele, a Salerno, il premier è stato accolto dagli striscioni degli sgomberati di Cappelle, che hanno manifestato la loro rabbia dopo gli episodi di giovedì mattina. Ed ancora, foto di rito con candidati e curiosi, poi l’ingresso alla galleria Capitol dove circa un centinaio di persone hanno affollato lo spazio all’ingresso. «Oltre a risanare i conti dello Stato - spiega - abbiamo posto le premesse per le riforme. Non vogliamo che il ritorno della vecchia politica mandi tutto a rotoli». E a chi chiede come convincere gli indecisi, Monti risponde: «Ricordo loro che hanno il dovere di votare, se non lo fanno perdono anche il diritto di lamentarsi. Se non vogliono fare una scelta politica facciano allora una “scelta civica”». ©RIPRODUZIONE RISERVATA