Elezioni. De Luca: "Sará la svolta"

La nuova sfida del sindaco: la cittá faro di cultura nel Mediterraneo

• Quando entrano, accompagnati dalle note dell’ultimo successo di Gianna Nannini, dagli oltre seicento intervenuti si leva un grande applauso. Ieri sera, sul palco del Teatro delle Arti, i protagonisti erano loro: Vincenzo De Luca e Franco Picarone.

• L’assessore al bilancio con i suoi elettori va subito al sodo: «Ho la sensazione che la mia campagna elettorale non sia mai finita. Vi ritrovo tutti qui dopo un anno». Il riferimento è alle regionali, quando mancò l’elezione per appena 13 voti. «Questa però - aggiunge Picarone - è la più importante, è la campagna per Salerno, per continuare il progetto di trasformazione e sviluppo della cittá».

• Da assessore al Bilancio, sa bene l’entitá dei tagli apportati dal Governo alle casse del Comune. «Nonostante ciò - sottolinea - abbiamo garantito quantitá e qualitá elevate dei servizi, non sforando il patto di stabilitá». Nel futuro ormai prossimo c’è il federalismo fiscale, «che al Sud rischia di mettere in crisi lo stato sociale», dunque, dice Picarone, «dovremo essere pronti alla sfida».

• Privatizzazione delle societá comunali, vendita di beni patrimoniali per finanziare nuove opere pubbliche, completamento delle procedure informatiche per erogare ulteriori servizi e per velocizzare le entrate, ma soprattutto lavorare sodo per attirare in cittá investimenti privati. Questa, in sintesi, la ricetta per le casse comunali proposta da Picarone. • A Vincenzo De Luca, invece, il compito di rappresentare alla platea la Salerno che verrá nei prossimi due anni, senza però dimenticare da dove il faticoso lavoro di trasformazione cominciò 18 anni fa. «I salernitani - dice il sindaco - sono nel pieno di una rivoluzione, stiamo realizzando qualcosa che servirá all’immagine dell’Italia intera. E guardate che non è un’esagerazione».

• Il sindaco descrive Salerno «come una realtá in cui c’è entusiasmo e si respira aria di futuro», in un contesto nazionale in cui «l’Italia è in declino e si respira aria di sconfitta e di vergogna».

• Per Salerno il sindaco prefigura il ruolo «di una fiamma, di una speranza per il Paese intero». De Luca racconta della passeggiata che ha fatto giorni fa, al tramonto, sul molo in costruzione del Marina d’Arechi; parla dei porti turistici, del polo della cantieristica nautica, della stazione marittima di Zaha Hadid, di piazza della libertá e delle future vele in piazza della Concordia. E rivolgendosi alla platea, pur riconoscendosi doti comunicative, ammette di non trovare le parole. «Rimarrete stupiti, vi sentirete inebriati, diventerete pazzi di Salerno. Sará una rivoluzione, il tutto in poco più di anno e mezzo», sottolinea con forza.

E , poi, aggiunge: «Sappiamo bene di non poter essere i più grandi, ma possiamo essere i primi in alcune eccellenze. E’ stato così per la raccolta differenziata, lo sará per l’architettura e potrá esserlo per la cultura nell’area mediterranea, come fu mille anni fa con la Scuola medica. Questa - conclude - è la sfida». In mattina il sindaco aveva scritto al commissario dell’Asl, Bortoletti, per chiedere chiarimenti sulla nomina di Sara Caropreso a direttore sanitario dell’Asl. Per conoscere «se non sussistano cause di incompatibilitá o di carenza di requisiti professionali».
© riproduzione riservata