Elezioni. De Luca, gran finale a Portanova

A otto giorni dalle elezioni, comizio conclusivo del sindaco in piazza Portanova. Intanto i parlamentari del Pd scrivono al prefetto e lanciano l'allarme: "In atto tentativi di disturbo"

SALERNO. C’è attesa per il comizio che chiuderà  la campagna elettorale del primo cittadino Vincenzo De Luca. Questa sera (ore 18.30) il sindaco chiama a raccolta i sui elettori in piazza Portanova, proprio a due passi dalla segreteria del Pdl dove, solo pochi giorni fa, il ministro Altero Matteoli pose il suo veto sulla metropolitana di Salerno scatenando le ire del sindaco («vengono qui a dirci che la metropolitana non serve, che metteranno il pedaggio sulla Salerno-Reggio Calabria e sulla Salerno-Avellino e hanno anche il coraggio di chiedervi il voto»).

Per prepararsi all’evento di questa sera, ieri De Luca si è preso una giornata di riposo. Infatti, il suo previsto intervento alla presentazione del libro di Gerardo D’Amico: "La salute in tasca", promosso dal candidato al consiglio comunale Enrico Coscioni, non c’è stato. E’ stato l’onorevole Fulvio Bonavitacola, che ha preso il suo posto all’incontro, a spiegare che «l’assenza è dovuta ad un abbassamento di voce». E Bonavitacola, con Tino Iannuzzi e Antonio Cuomo è stato anche tra i promotori di un appello al Prefetto di Salerno affinché si vigili sulla chiusura della campagna elettorale: «Abbiamo avuto modo - spiegano in una nota i tre parlamentari - d’apprendere che sarebbe in atto il tentativo di organizzare delle iniziative, mediante il coinvolgimento di persone estranee alla cittá di Salerno, per disturbare la conclusione della campagna elettorale nel capoluogo», e per questo motivo si chiede alle forze dell’ordine di «attivare ogni utile iniziativa per garantire il sereno svolgimento del confronto democratico».

Intanto ieri il primo cittadino è tornato a tuonare in tivvù sul caso Cstp, sull’assenza di informazione preventiva della cittadinanza in merito ai nuovi orari «senza preventivo accordo con il Comune di Salerno». Per questo, De Luca sta verificando «se ci sono gli estremi per denunciare il presidente del Cstp, Mario Santocchio, per interruzione di pubblico servizio». Intanto De Luca ha giá reso noto alla stampa cittadina il testo dell’esposto che nelle prossime ore sará inviato alla Procura della Repubblica.

Nel documento, che prende come riferimento l’articolo 340 del codice penale, si legge:«E’ ben nota la rilevanza del servizio di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano come primario servizio di pubblica necessitá, la cui turbativa è stata ritenuta in più occasioni rilevante in tema proprio d’interruzione di pubblico servizio». Tra le motivazioni alla base dell’esposto, come detto, la gestione che l’azienda di trasporto ha avuto nella riprogrammazione dei servizi. «I disagi dell’utenza - si legge nell’esposto - sono stati aggravati anche dalla gravissima mancanza di una doverosa e preventiva informazione nei confronti della cittadinanza sulle improvvise limitazioni introdotte nel servizio interessato».

(ha collaborato Diletta Turco)


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