LE AMMINISTRATIVE

Elezioni a Battipaglia, Consiglio comunale: ecco i primi 14 eletti

Gli altri 10 seggi verranno assegnati all’indomani del ballottaggio. Fuori pure i “big” Bovi, Liguori, Sagarese e Vicinanza

BATTIPAGLIA - Inizia la conta. Rigorosamente metodo D’Hondt alla mano. All’indomani del risultato del primo turno, che vede Cecilia Francese, sindaca uscente, attestarsi saldamente in testa con il 45,69% delle preferenze, e sfondare il muro dei 13mila voti personali , e Antonio Visconti, sfidante per il ballottaggio del 17 e 18 ottobre, toccare quota 9.408 voti (33,08% delle preferenze), è già tempo di prospetti per il futuro consiglio comunale. Visconti, sul quale pesa come un macigno il ritardo rispetto alle liste di 1.596 voti, proverà a ribaltare la situazione nelle prossime due settimane. Se non ci riuscisse, e trionfasse Cecilia Francese, il consiglio comunale sarebbe così composto: cinque seggi a “Con Cecilia”, per il vicesindaco uscente Angelo Cappelli, il presidente del consiglio comunale uscente Franco Falcone, Angela Ventriglia, Clemente Vincenzo e Pierpaolo Greco; quattro a “Etica per il buon Governo”, per l’ingegnere Gianluigi Farina, l’assessore ai lavori pubblici Pietro Cerullo, Gabriella Nicastro e Giuseppe Lenza; tre seggi per “Avanti Battipaglia” con Dario Toriello, Giuseppe Manzi e Vito Balestrieri; due posti per i “santomauriani” Salvatore Anzalone e Feliciana La Torre, e l’ultimo posto alla lista “Insieme per Battipaglia”, con l’uscente Francesco Marino.

Tra i banchi dell’opposizione, invece, Maurizio Mirra (“Civica Mente”), Antonio Visconti, Giuseppe Cuozzo, Gaetano Marino e Azzurra Immediata (“Liberali e Solidali”), e col Pd, primo partito in città, l’ex consigliere Domenico Zottoli (746 voti) e Luigi D’Acampora, già certo del posto nel parlamentino, l’ex assessore e consigliere Giuseppe Provenza ed un altro uscente, Alessio Cairone (Psi). Se a Visconti riuscisse la rimonta, in aula porterebbero 15 consiglieri. Cinque della lista “Liberali e Solidali”: Gaetano Marino, ex dirigente comunale, Giuseppe Cuozzo, già assessore e consigliere, e le legali Azzurra Immediata, Michela Napoli e Stefania Apostolico.

Il Pd, primo partito in città, piazzerebbe 4 consiglieri: Domenico Zottoli, Luigi D’Acampora e le due quote rosa Maria Citro e Gemma Caprino. Due i seggi per Campania Libera: Giuseppe Provenza e Gelsomino Megaro. Riconferma anche per Alessio Cairone, che entrerà in consiglio in ogni caso. Un seggio a testa per le ultime tre liste di Visconti: Vincenzo Inverso (“Popolari - Battipaglia Viva”), Edmondo Gallo (“Noi Tutti Liberi e Partecipi”) e Luca Muto (“Movimento Pro Battipaglia-Udc”). I nove seggi per l’opposizione verrebbero così ripartiti: “Civica Mente” con Maurizio Mirra, e i restanti otto posti per-Cecilia Francese, i due di “Con Cecilia”, Franco Falcone e Angelo Cappelli. In consiglio anche i due “etici” Gianluigi Farina Pietro Cerullo. Gli ultimi tre posti andrebbero a Dario Toriello, Salvatore Anzalone e Francesco Marino.

Una tornata elettorale che sancisce anche grandi batoste per i “big” esclusi della politica. Appena 241 preferenze per Renato Vicinanza, tra i recordman in consiglio comunale, e primo tra tutti gli eletti nel 2016 con quasi 700 voti. A casa anche Ugo Tozzi, vicinissimo al ballottaggio cinque anni fa, leader di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco durante l’amministrazione Francese. Non entreranno in aula anche diversi consiglieri comunali uscenti: Luisa Liguori, che porta a casa circa la metà dei voti rispetto al 2016, e Antonio Sagarese, consigliere provinciale, oggi quarto con 148 voti nella lista Campania Libera. Anche il medico Pino Bovi, tra i candidati di punta della Francese prima della rottura, non ha ottenuto il pass. Nemmeno Michele Alessio e Rita Alfano, consigliere eletti con Cecilia Francese, hanno ottenuto la riconferma. Out pure Alfonso Baldi nel Psi.