Eldo: cassa integrazione più lunga

L’accordo dopo l’incontro in Regione, ma restano scoperti gli apprendisti

È stata effettuata ieri, durante un incontro in Regione, la prima richiesta per il prolungamento della cassa integrazione per i dipendenti della Eldo. Due i siti in chiusura: quello di Pontecagnano, già chiuso, e quello di Salerno, per il quale si prospetta solo un mese di vita, fino al termine delle scorte. Un totale di 36 dipendenti che, senza questo provvedimento, si troverebbero sin da ora in mobilità.

È stato l’assessore regionale al lavoro, Severino Nappi, ad incontrare le parti sociali e a stilare il nuovo documento, dopo aver rigettato quello formulato giorni fa durante un primo incontro effettuato tra i sindacati e il rappresentante della società Eldo Spa, Ciro Canditone. La richiesta, ora correttamente formulata, vedrà il sussidio della cassa integrata per tutto il 2014 – sperando in un salvataggio in extremis da parte di qualche imprenditore che possa rilevare i due punti vendita - per i 26 dipendenti a contratto intederminato.

Diversa la situazione per i restanti dieci, uno a Salerno e nove a Pontecagnano, assunti con il contratto d’apprendistato, valido per soli quattro anni. Per alcuni di loro, il cui contratto scadrà tra marzo ed aprile prossimi, la cassa integrazione varrà solo entro la scadenza, lasciandoli scoperti per otto mesi. Una beffa se si considera che, a causa del blocco del decreto ministeriale che avrebbe permesso la cassa integrazione anche per loro, ad oggi non è stata versata nemmeno quella per il 2012 e per il 2013. Intanto i sindacati Usb annunciano la prima vittoria, sottolineando però che la battaglia per i lavoratori non è ancora terminata.

Emilio D’Arco

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