Edilizia scolastica in chiaroscuro

Stanziati i fondi per sistemare il “Filangieri” ma intanto l’ex “Vanvitelli” è abbandonato all’incuria

Predisposti 14mila euro per il superamento delle barriere architettoniche all’istituto “Filangieri”; riparati i cedimenti di controsoffittatura verificatisi al “Galdi-De Filippis”. Eppure luci e ombre dell’edilizia scolastica in città continuano ad alternarsi, considerato che c’è un istituto in città – l’ex geometra “Vanvitelli” di via Parisi – di cui non si conosce il destino. La lente di ingrandimento si sposta dunque dai plessi di competenza comunale a quelli che rientrano nella giurisdizione provinciale.

Insomma, il problema delle carenze strutturali degli edifici scolastici diventa sempre più incessante. Dalla Provincia, però, sembra che qualcosa si stia cominciando a muovere. Nei giorni scorsi infatti sono stati approvati per un ammontare di circa 14mila euro i lavori di realizzazione di un servo-scala all’ingresso dell’istituto “Gaetano Filangieri”, succursale di via Giovanni XIII. Un segnale importante che arriva direttamente da Palazzo Sant’Agostino e che accenna a futuri sviluppi in direzione di un progetto più ampio di superamento e abbattimento delle barriere architettoniche.

Ma gli ostacoli da superare sono anche altri. Se da una parte ci si è mossi tempestivamente per risolvere alcune carenze incombenti come quelle delle infiltrazioni e dei cedimenti al “Galdi-De Filippis” (per l’occasione il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, aveva personalmente preso parte al sopralluogo tenutosi due settimane fa), alcune situazioni sembrano siano finite nel dimenticatoio. In particolare le aule dismesse dell’ex geometra non vedono più studenti da oltre dieci anni. Il plesso di via Parisi appare oggi come uno stabile abbandonato e fatiscente, circondato da recinzioni e impalcature che nascondono a malapena le condizioni di incuria, tra rifiuti e erba alta. La struttura nel 2007 era stata oggetto di un piano di lavoro di 4 milioni di euro per il recupero e l’adeguamento funzionale, con consegna prevista per il maggio del 2014. Ma il cantiere venne sospeso nel 2009 e mai ripreso. Nel 2012 l’ex geometra venne fatto rientrare poi, dall’allora amministrazione guidata dal sindaco Galdi, in un ambizioso progetto provinciale da 30 milioni di euro per la realizzazione di un polo scolastico unico che avrebbe abbracciato i vari istituti superiori. Un piano di cui oggi resta solo il plastico. Ed è stato proprio l’ex sindaco Galdi a riprendere la questione nel corso dell’ultima assise cittadina chiedendo all’amministrazione Servalli di fare il possibile per sollecitare i vertici provinciali e rispolverare, perché no, quel plastico impolverato.

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