Edilizia, meno soldi e posti «Subito il piano anti crisi»

Feneal Uil contro Provincia e Comune capoluogo: «C’è un calo di attenzione» Il sindacato propone misure aggiuntive sulla fiscalità per risollevare il settore

Meno soldi in tasca agli operai e record di imprese cessate nel 2016. L’edilizia in provincia di Salerno sta vivendo forse uno dei momenti più bui degli ultimi anni, con opere pubbliche ferme al palo ed enti locali che non hanno più risorse da investire.

Dopo aver lanciato l’appello a dicembre scorso sulle imprese inattive nel settore dell’edilizia, la Feneal Uil di Salerno torna ad accendere i fari sulla situazione economica degli operai che, stando ai numeri della Cassa Edile Salernitana, nell’ anno appena trascorso hanno perso circa 5 milioni di euro rispetto al 2015. «Ad analizzare bene le cifre fornite dalla Cassa Edile - dice la segretaria Patrizia Spinelli - vengono i brividi: a dicembre 2015 gli operai delle costruzioni in provincia di Salerno hanno perso qualcosa come 4 milioni e 899 mila euro, con un calo netto del 45,64%».

Nel dettaglio «nel settore dei lavori pubblici la riduzione della massa salariale è stata molto grave: - 63,52%, pari ad una contrazione delle retribuzioni in termini assoluti di 2.169.183 euro. Un trend estremamente negativo anche nel settore privato con -37,31% pari a -2 milioni e 720mila euro».

Di fronte a questa crisi di sistema in uno dei settori strategici dell’economia salernitana c’è, di contro, il silenzio delle istituzioni. «Il punto vero rispetto a queste drammatiche cifre - sottolinea Spinelli - è che stiamo assistendo ad un progressivo calo dell’attenzione verso il comparto edile. Provincia e Comune di Salerno dedicano grande attenzione al porto commerciale ma non convocano imprese e sindacati come abbiamo richiesto fin da novembre. Sul tavolo istituzionale si potrebbe parlare - suggerisce la Feneal Uil - di varare misure aggiuntive in termini di fiscalità regionale e locale al fine di spingere ancora di più sulla leva delle ristrutturazioni in materia di sicurezza sismica e di efficientamento energetico, l’unico segmento delle costruzioni - come spiega l’Osservatorio nazionale Ance - che lascia aperti ampi margini di crescita positiva nel 2017».

La Feneal, in assenza di risposte, è pronta a scendere in piazza con i suoi iscritti, annunciando sit in di protesta sotto le sedi istituzionali.

«Senza fare polemiche sterili ed improduttive la Feneal Uil si prepara ad attivare un presidio non di protesta ma di proposta sotto le sedi di Comune e Provincia di Salerno al fine di sollecitare un tavolo di confronto operativo. Se ci si mobilita giustamente per altri comparti - fanno notare dal sindacato di categoria - è altrettanto giusto farlo per le costruzioni: occorre studiare un piano immediatamente attivabile di micro/interventi in grado di dare ossigeno alle imprese della nostra provincia che, lo ricordiamo, sono per circa l’85% collocate nel segmento di fatturato fino a 5 milioni di euro. È in questo ambito di riferimento che si possono azionare piani di recupero e di ristrutturazione degli edifici in mano pubblica e privata in grado di giovarsi di un patto fiscale aggiuntivo rispetto agli sgravi già previsti».

Mattia A. Carpinelli

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