LA PROPOSTA

Edilizia in espansione: «Istituire una scuola per i giovani operai»

La proposta della Uil per formare nuove figure professionali. Lettera al ministro Mara Carfagna e al governatore De Luca

SALERNO - Una scuola per professionisti dell’edilizia che possa usufruire delle varie fonti di finanziamento attualmente disponibili, in modo da formare le figure necessarie alle imprese. È la proposta di Patrizia Spinelli , segretaria generale della Feneal Uil di Salerno, per rilanciare l’edilizia anche attraverso un percorso di formazione per i nuovi giovani operai e anche per le maestranze «alle prese – evidenzia - con le numerose e qualificate innovazioni che stanno trasformando il comparto delle costruzioni anche nella nostra provincia ».

«Basti pensare – rimarca la sindacalista - alle opere che sono in programma nella nostra provincia per rendersi conto dell’esigenza alla quale occorre rispondere: nuovo ospedale di Salerno, integrazione della rete di alta velocità, ammodernamento e messa in sicurezza della rete viaria e autostradale, solo per citare qualche esempio». Spinelli, perciò, rivolge un appello alle istituzioni, scrivendo una lettera al ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna , e al presidente della Regione, Vincenzo De Luca .

«È il momento – sottolinea - di profondere il massimo sforzo in vista dei finanziamenti Ue che saranno presto attivati che devono per forza di cose prendere in considerazione la bassa scolarizzazione dei giovani residenti nel Mezzogiorno d’Italia e, quindi, nella nostra regione e provincia». Proprio per questo motivo Spinelli invita «l’Associazione degli industriali salernitani e, l’Associazione costruttori edili a partecipare e a mettere in campo, con tutte le organizzazioni sindacali che vorranno intervenire all’elaborazione di questo progetto, ogni utile proposta ». «Come pure riteniamo che l’Ente paritetico, l’Ente scuola edile e il Cpt – aggiunge - siano riferimenti importanti per strutturare al meglio l’iniziativa e definirla nei dettagli. In questo contesto auspichiamo che la Cassa edile possa essere parte attiva per prevedere l’istituzione di borse di studio in grado di incentivare la partecipazione al corso formativo».

Per centrare l’obiettivo, tuttavia, a detta di Spinelli «è necessario che questo tipo di scuola riservata agli edili abbia bisogno di una forma organizzativa di tipo convittuale, per consentire una giusta sequenza di lezioni attraverso la realizzazione di un ciclo su base semestrale». «È su queste basi – conclude - che può nascere un esperimento formativo in grado di realizzare sul nostro territorio un modello di collaborazione tra imprese e forza lavoro in una fase nella quale le opere da mettere in campo non saranno poche nella nostra realtà meridionale. Siamo certi che la proposta che abbiamo intenzione di sostenere nelle sedi opportune riceverà la giusta attenzione dai vertici istituzionali e dalle realtà associative».

(g.d.s.)