Edilizia in crisi, a Salerno fallisce la società "Due torri"

A maggio era ricorsa al concordato preventivo ma la procedura non avrebbe avuto buon fine

SALERNO. Getta la spugna la società "Due Torri srl",  quella che ha realizzato sul litorale orientale di via Allende i due palazzi individuati appunto come le "due torri" e che già lo scorso maggio aveva esplicitato la sua crisi ricorrendo al concordato preventivo. Secondo le indiscrezioni la procedura non sarebbe andata a buon fine e nei giorni scorsi si è tenuta al tribunale fallimentareun'udienza in cui la società avrebbe confermato il crac aprendo la procedura di autofallimento. Colpa di un mercato immobiliare che ha tradito le aspettative, lasciando in città molti immobili invenduti.

Al  concordato preventivo erano ricorse le due società con cui il costruttore Antonio Nicodemi ha realizzato il progetto delle torri. I profitti, alla fine, sono stati i minori di quelli immaginati, e dilatati su un tempo più lungo di quanto si poteva ipotizzare in un mercato immobiliare che nella fase del progetto poteva contare su una domanda vivace. La vita della srl "Le due Torri", nata del giugno del 2011 con un capitale sociale di diecimila euro e che non ha nel suo patrimonio gli edifici, si è arenata sullo scoglio di una procedura concorsuale di concordato. La società è amministrata da Pasqualino D'Amelio, che ne detiene il quaranta per cento, ma la maggioranza è nelle mani di Nicodemi, uno dei costruttori più noti della città, che ha legato il suo nome ad alcune lottizzazioni sulla collina di Sala Abbagnano. È tutta sua la Smic (Società meridionale immobiliare costruzioni), anch'essa coinvolta nel progetto delle due torri e pure lei finita a maggio nell'orbita delle procedure concorsuali.