«Edilizia bloccata, pronti allo sciopero»

«Se l’amministrazione comunale non convoca una riunione o un consiglio comunale monotematico sulla grave crisi dell’edilizia ad Eboli, siamo pronti a scioperare all’inizio dell’anno nuovo, con forme di protesta anche estreme». Cosimo Esposito, segretario provinciale della Fillea Cgil, segnala la situazione ormai insostenibile nel comparto edile, dove vi sono circa 3600 operatori senza lavoro.

Il problema è legato soprattutto al Pua ancora bloccato: «Sono cinque gli ambiti del Piano urbanistico - prosegue Esposito - ma in giunta non è stato ancora approvato nulla. Intanto i cantieri sono fermi e centinaia di ebolitani che lavorano nel comparto edile, sono costretti ed elemosinare una giornata lavorativa, anche in altri settori, nei comuni limitrofi. Non tolleriamo più questo tipo di atteggiamento. Abbiamo contattato anche i vertici comunali e l’assessore Cicia, ma al momento ci hanno detto di aspettare. Intanto basterebbe fare una cosa molto semplice, sbloccare tutto permettendo di costruire non con 125 metri quadrati bensì con 85, rendendo gli alloggi, circa 400, appetibili sul mercato».

Il segretario parla poi degli altri cantieri fermi: «Al cimitero i lavoro sono fermi, leggevo di denunce alla procura, basterebbe sbloccare gli interventi per concedere chances occupazionali. I loculi vanno costruiti, la gente ha versato gli acconti. Poi il parcheggio interrato in via Adinolfi, ormai è ridotto male, con le lamiere abbattute dal vento, infiltrazioni d’acqua, presenza di animali selvatici e topi, e grandi disagi per i residenti. Insomma, un cantiere fermo in pieno centro che blocca tutto».

Quindi una frecciata: «La situazione è incandescente - chiude Esposito - ma ieri i nostri politici hanno giustamente inaugurato l’outlet village. Spero vada bene, ma lì lavorano persone non di Eboli mentre per 3600 lavoratori edili ebolitani sarà un Natale davvero nerissimo».(a.e.)

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