Ecoballe a Coda di Volpe, è ancora polemica

Sopralluogo di tecnici e politici. Don Peron: «Crederemo alle loro parole solo quando interverranno»

Sopralluogo ieri a Coda di Volpe sullo stato di salute del sito di stoccaggio da tempo oggetto di discussioni e proteste. All’incontro erano presenti il sindaco Massimo Cariello, l’assessore all’ambiente, Ennio Ginetti, i membri del comitato a tutela della salute dei cittadini, costituito da don Daniele Peron, da Domenico Alfano e dall’ingegnere Raffaele La Brocca; in qualità di esperti, i docenti universitari Benedetto De Vivo e Carmine Gambardella; per la parte operativa i tecnici di Ecoambiente Salerno; e in veste istituzionale il presidente della commissione regionale Terra dei Fuochi, Gianpiero Zinzi.

«L’obiettivo dell’incontro - ha dichiarato Cariello – è quello di avviare un monitoraggio per la tutela ambientale del territorio, quello che preme è la rimozione delle ecoballe e il rilancio della zona».

Significativo è stato l’intervento del professore De Vivo che si è soffermato sui punti caldi, ovvero che non bisogna dare false informazioni sulle discariche e sui siti di stoccaggio, mentre in merito a presunti inquinamenti delle coltivazioni, il docente ha chiarito: «Bisogna seguire un metodo scientifico, il resto sono parole, serve una mappatura, una caratterizzazione di dettaglio della zona, sul suolo e nella falda», aggiungendo poi che «il 90 per cento dei metalli che si trova in un terreno non passa nei prodotti che poi arrivano sulle nostre tavole. Se ci sono dubbi, allora si porta ad analizzare il prodotto, ma con metodo scientifico».

Tono decisamente distaccato quello di don Peron: «Crederemo alle loro parole solo quando toglieranno le circa 8000 ecoballe rimaste, sono anni che ascoltiamo queste promesse».

Intanto prossimamente la Regione emanerà un bando per la rimozione delle ecoballe e la bonifica dei siti di stoccaggio: Coda di Volpe dovrebbe essere tra i primi.

Gerardo Sorgente

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