Ecco la Tarsu raddoppiata Esposto a Corte dei conti

Il presidente Piano: «Gli evasori favoriti anche dalla cattiva amministrazione» E Voza incontra albergatori e commercianti morosi: «Rischiamo di chiudere»

CAPACCIO. «I cittadini capaccesi troveranno davvero un bel regalo sotto l’albero di Natale: la Tarsu raddoppiata del 100%. Pagare le tasse è un dovere. Ma devono farlo tutti». A sostenerlo è il presidente del movimento “Vola alto”, Giovanni Piano, che annuncia un esposto alla magistratura. «Da buon cittadino contribuente sono consapevole che i tributi servono ad assicurare il gettito fiscale necessario – afferma Piano - affinché Stato e Comuni garantiscono i servizi necessari alla collettività. Pagare è un dovere, ma tutti devono farlo. Pagherò la seconda rata della tarsu aumentata di oltre il doppio, rispetto alla prima. Ma chiederò alla Procura e alla Corte dei conti di verificare se tutti pagano in modo uniforme. E, soprattutto se le attività commerciali e pubblici esercizi pagano regolarmente e se lo hanno fatto nel passato». E questo perché, afferma Piano, «se il Comune si è trovato ad applicare una tariffa maggiore è anche una conseguenza di un passato fatto di cattiva gestione della cosa pubblica. C’è gente che non ha mai pagato. Devono essere resi pubblici gli accertamenti che la Soget sta svolgendo in questo periodo relativi alle attività commerciali, da cui si può evincere chi sono gli evasori. I cittadini hanno il diritto di sapere al posto di chi pagano».

E proprio sulla problematica del mancato pagamento delle tasse l’amministrazione del sindaco Italo Voza ha tenuto un incontro con gli albergatori e titolari di attività commerciali, morosi nei confronti dell’ente. Come risulta dagli accertamenti effettuati la cifra si aggira intorno a un milione e 700mila euro relativa agli ultimi cinque anni.

Almeno una quarantina gli imprenditori titolari di attività produttive che non hanno provveduto a pagare le tasse all’ente. I debiti vanno da un minimo di mille euro fino ad arrivare a diverse decine di migliaia di euro. Somme, che pesano sul bilancio del Comune che, in generale, nonostante i diversi “condoni” non è riuscito ad incassare le tasse evase che ammontano a oltre 10 milioni di euro. Gli imprenditori da parte loro contestano le cifre di cui sono debitori e chiedono la possibilità di procedere con una nuova tariffazione delle somme dovute. «In alcuni casi – afferma un albergatore – le cifre sono così alte che il rischio è la chiusura della propria attività. L’amministrazione ci venga incontro, vogliamo pagare ma il giusto». Alcuni operatori si dicono pronti ad impugnare i provvedimenti. L’amministrazione ha dato la sua disponibilità, invitando gli imprenditori a saldare i debiti. Intanto gli accertamenti della Soget continuano per scovare utenti inadempienti e morosi.

Angela Sabetta

©RIPRODUZIONE RISERVATA