cerimonia di intitolazione

Ecco la grotta di Mamma Lucia

Nell’anfratto recuperò i cadaveri di 13 soldati tedeschi morti nel ’43

In ricordo delle gesta eroiche che ha ospitato, è stata riqualificata la grotta dove Mamma Lucia, ovvero Lucia Apicella, nel 1946 recuperò i cadaveri di 13 soldati tedeschi morti nel 1943 a seguito dello sbarco angloamericano nel golfo di Salerno, nell’operazione Avalanche. Mamma Lucia che l’assessore alla Cultura Teresa Sorrentino, ha definito “una seconda madre Teresa di Calcutta”, a Pineta La Serra iniziò a raccogliere i resti dei soldati tedeschi che lei stessa definiva “figli di mamma”. La sua opera è conosciuta in tutto il mondo e in Germania sono numerose le testimonianze di gratitudine manifestate per quella donna che, senza distinzione di vessillo, ha raccolto le spoglia dei soldati morti in battaglia. E’ per lei che ieri mattina, nella località Pineta La Serra, il Rotary Club di Cava presieduto da Emilio Franzese, sistemando la grotta di proprietà di Damiano e Gennaro Senatore, ha messo una targa in ricordo delle gesta di Mamma Lucia.

La benedizione è stata impartita dal vescovo Orazio Soricelli. Una grotta che era finita nel dimenticatoio e che grazie alla professoressa Lucia Avigliano, è stata riportata alla memoria.

Tanti i presenti dal figlio di Mamma Lucia Antonio Apicella, ai nipoti Annamaria, Rita ed Enrico, contenti ed emozionati per il recupero della memoria della loro cara “distintasi per la grande battaglia umanitaria”.

Hanno presenziato alla cerimonia anche il console tedesco a Napoli Christian Much e una nutrita delegazione di soci rotariani tedeschi. Non sono mancati i vertici provinciali e locali delle forze dell’ordine dal questore Antonio De Jesu, al vice questore Marzia Morricone, al tenente dei carabinieri Vincenzo Tatarella, al comandante della Guardia di Finanza Donato Affinito. Una cerimonia che ha coinvolto tutti, alla luce del grande significato che ha rivestito la figura di una donna esile ma dalla forte tempra, così come l’ha ricordata il consigliere regionale Giovanni Baldi.

«Una donna eroica, il personaggio illustre della nostra storia» ha affermato il sindaco Marco Galdi. (a.f.)